Lavoro, diritti e disuguaglianze al tempo delle rivolte nate in Rete

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Queste le chiavi di lettura della settima edizione della rassegna culturale internazionale «Vicino/lontano» , secondo Alessandro Verona, presidente dell’Associazione culturale omonima che organizza la rassegna finanziata dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e dal Comune, in programma a Udine da domani al 15 maggio. Aprirà  oggi con l’anteprima di uno spettacolo teatrale «prodotto da noi» aggiunge la curatrice Paola Colombo. «Ogni uomo è un sole» è una prima assoluta al Teatro San Giorgio, dedicata all’opera del poeta, scrittore e drammaturgo novantatreenne Armand Gatti. Si chiude con un concerto in largo Ospedale Vecchio alle 22 del 15 maggio. Sessanta appuntamenti fra incontri e dibattiti (con un budget di 240 mila euro) negli spazi più affascinanti della città , «che abbiamo contribuito a far diventare palcoscenico di manifestazioni pubbliche» , ricorda la Colombo; come l’ex chiesa di San Francesco, che ha visto nascere, nel 2005, Vicino/lontano, e l’ex Mercato del pesce. Oltre 30 mila presenze nel 2010, e sempre più giovani: dai 25 ai 35 anni. L’evento nasce nel 2005, un anno dopo la scomparsa del grande inviato e scrittore Tiziano Terzani, «che ha spiegato l’Oriente agli occidentali ed è diventato così il testimonial naturale grazie all’immediata disponibilità  della moglie Angela» racconta la Colombo. Il Premio letterario internazionale «Tiziano Terzani» è, in effetti, il cuore del festival, quest’anno attribuito dalla giuria alla giornalista sino-americana Leslie T. Chang per il suo romanzo-reportage «Operaie» , dedicato al tema del lavoro. Quali le novità  della settima edizione? «Abbiamo deciso di non iniziare il ciclo con dibattiti e incontri ma di proseguire nella linea della vocazione multidisciplinare della rassegna» . Ecco perché l’evento culturale della città  che guarda a Oriente sarà  ufficialmente inaugurato domani alle 19 nella chiesa di San Francesco con Alessandro Bergonzoni, artista e autore che, nel suo linguaggio immaginifico e bizzarro, proporrà  di leggere «il libro del mondo» , parafrasando una canzone di Fabrizio De Andrè. Novità  anche nei contenuti. Nel 2010 tutto fu incentrato sul rispetto delle regole e legalità  (l’avvocato Umberto Ambrosoli vinse il premio della scorsa edizione). Quest’anno si parlerà  di lavoro, diritti, nuove disuguaglianze, con studiosi, filosofi, sociologi, giornalisti, economisti, e artisti. E ancora: Internet fra libertà , informazione e mutamento antropologico; istantanee italiane. Vicino/lontano è un’idea di Marco Pacini, caporedattore del Piccolo di Trieste e Paolo Cerutti, commercialista di Udine. «Volevamo organizzare una rassegna culturale internazionale per questa nostra città  di frontiera» commenta il giornalista. Ma cosa resta e che contributo lascia una manifestazione che parla di crisi globale e delle nostre «identità  e differenze al tempo dei conflitti» (questo il sottotitolo di Vicino/lontano fino al 2010)? «Intanto abbiamo rilevato una partecipazione crescente del pubblico che si è allargata alle fasce più giovani» afferma Verona, poi abbiamo pubblicato, in collaborazione con l’Università  di Udine (che è socio effettivo dell’Associazione culturale), una collana di una decina di saggi sul tema, opuscoli agili e tascabili, con distribuzione nazionale. L’ultimo dei quali è stato scritto da Carlo Galli, professore ordinario di Storia delle dottrine politiche presso la Facoltà  di Lettere e Filosofia dell’Università  di Bologna» .


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