«Aiutare i giovani agricoltori? Con le terre del demanio»

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Si tratta di circa 2,6 milioni di ettari di terreni, di cui 1,6 milioni di boschi, per un valore di 2 miliardi di euro. Di questi, 300 mila ettari sarebbero recuperabili subito per una coltivazione estensiva e per aumentare le dimensioni delle piccole aziende italiane. È una questione che ritorna sull’onda delle richieste dei più giovani: «A noi — ha spiegato il delegato di Coldiretti per gli iscritti sotto i 30 anni, Vittorio Sangiorgio — viene reso quasi impossibile l’accesso alla terra per la pressione inarrestabile dell’urbanizzazione selvaggia» . Ma anche per i prezzi: in Francia un ettaro costa mediamente 5.500 euro, in Germania 6.500, in Olanda 9 mila, in Italia 25.500. All’appello hanno risposto ieri i ministri del Lavoro, Maurizio Sacconi, e della Giustizia, Angelino Alfano, che si sono impegnati a farsi latori della proposta presso il collega dell’Economia, Giulio Tremonti, come del resto aveva già  fatto il ministro all’Agricoltura, Saverio Romano, in occasione del suo intervento programmatico alla Camera. Mentre Enrico Letta, vicesegretario del Pd, ha proposto alla platea un «contratto sull’avvenire» : una detassazione per tre anni delle imprese che assumano giovani sotto i 30 anni, per lo stesso periodo. L’assise dei giovani di Coldiretti è stata l’occasione per fare il punto sulla nuova generazione nell’agricoltura: solo il 3%delle imprese del settore ha un titolare con meno di 35 anni mentre il 30%supera i 65. Eppure le imprese giovani producono in media il 40%del reddito in più grazie soprattutto all’innovazione e il 78%dei giovani realizza investimenti per l’espansione dell’attività  o il miglioramento della qualità  dei prodotti. Molti gli ostacoli sulla strada dell’imprenditoria giovanile, a partire dalla burocrazia che fa perdere fino a due anni per ottenere un finanziamento pubblico. Mentre i soldi privati faticano a affluire dalle banche che li prestano con il contagocce ai più giovani. «Questo non è un Paese per giovani — ha detto Sangiorgio, affiancato dal presidente di Coldiretti, Sergio Marini — il fondatore di Facebook da noi sarebbe un disoccupato…» . 


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