La sorpresa De Magistris vince il derby a sinistra e va alla sfida con Lettieri

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NAPOLI – Ballottaggio fra Gianni Lettieri e Luigi de Magistris: la città  comunque cambierà  volto. Un esito sorprendente, specie per il risultato del magistrato dipietrista. Rifiutato da Pd e Sel, de Magistris ha tenuto duro con la sua candidatura, e con l’appoggio di Idv e Federazione della sinistra (Rifondazione più Pdci) si è imposto al prefetto Mario Morcone, portato a Napoli dal Pd dopo il disastro delle primarie. Morcone è rimasto addirittura al di sotto del 20 per cento, secondo i dati convergenti di tutti gli istituti demoscopici. De Magistris è invece stimato fra il 26 e il 29. Dati sostanzialmente coerenti con lo spoglio reale. A oltre un quarto delle sezione scrutinate, de Magistris è al 26.5, Morcone al 21. «Tornerò a fare il prefetto – ha subito annunciato lo sconfitto – Non farò il capo dell’opposizione in Consiglio, è un ruolo che a questo punto spetta a Lettieri o a de Magistris». A sua volta il segretario nazionale del Pd Pierluigi Bersani ha subito volto l’occhio al ballottaggio: «Lavoremo per riunire le forze del centrosinistra e vincere al secondo turno». 

Sarà  dunque de Magistris a sfidare al ballottaggio Gianni Lettieri. Il candidato del centrodestra, ex leader degli industriali napoletani, guida le danze. «È un risultato che va oltre ogni aspettativa», ha commentato. Si è detto poi anche soddisfatto che l’avversario sia de Magistris: «Meglio così, i moderati del centrosinistra non voteranno mai per per lui». Anche il Pdl ha espresso soddisfazione. Il motivo è riassunto da Denis Verdini: «I dati stanno mettendo in mostra grossi problemi della sinistra, basta vedere quello che succede a Napoli». Ma il risultato di Lettieri oscilla fra il 37 e il 40 per cento nelle varie proiezioni, ed è fermo al 37.6 nei voti veri a un quarto dello spoglio. Comunque molto al di sotto della sperata vittoria al primo turno. Anche se le sue liste sono più sù di lui, intorno al 45 per cento. Esattamente l’inverso per de Magistris, che addirittura marca un + 8 circa fra i suoi voti personali e quelli dei suoi partiti. Insomma su di lui sono convenuti voti disgiunti sia delle liste di Morcone che del centrodestra. Nello schieramento di Lettieri poi c’è da tener presente l’ottimo risultato di Forza del sud, al di sopra del 5 per cento, «più di Udc e Fli», gioisce il leader nazionale Gianfranco Miccicchè. Risultato interessante, perchè qui il partito è sponsorizzato da Mara Carfagna: dopo il voto potrebbe riaprirsi la querelle della guida del centrodestra campano, tuttora in mano a Nicola Cosentino. 
Ago della bilancia fra i due contendenti potrebbe essere il terzo polo. I tre big, Casini, Fini e Rutelli, hanno subito affermato che senza di loro non si governa e hanno annunciato che la decisione su che fare verrà  presa di concerto con i candidati sindaco nella varie città . Quello napoletano, Raimondo Pasquino, forte di qualcosa in più del 9 per cento, ha affermato che ci si riunirà  domani, e nel frattempo ha mandato una stoccata a Lettieri: «Sarà  deluso chi sperava di sostituirsi subito alla passata amministrazione». Ma non va sottovalutato che l’Udc è ancora alleato del centrodestra alla Regione e in altre amministrazioni provinciali. 
Un ultimo dato è certo. La disaffezione in città  è fortissima. l’affluenza alle urne è stata oltre 6 punti in meno di cinque anni fa. I votanti sono per la precisione il 60.3 per cento, meno di due napoletani su tre. Il che vale l’ultimo amaro commento di Rosa Iervolino da sindaco: «Il problema rifiuti ha pesato».


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