La ex Bertone punta sulla «Baby» la berlina che sfida i marchi tedeschi
Nessun suv o crossover all’orizzonte. L’amministratore delegato della Fiat Sergio Marchionne ha lanciato il guanto di sfida alla Germania, da sempre padrona di questa fascia di mercato. Del resto il piano industriale per il quadriennio che va dal 2010 al 2014 del Lingotto delineava per il marchio Maserati una crescita di quota dal 3 all’ 8%ma, per aumentare la base della potenziale clientela, considerava indispensabile allargarne la gamma. Così, chiuse le urne del referendum, da cui è uscito il 90%di «sì» al nuovo contratto Fiat, alle officine ex Bertone è l’ora della produzione. Il Lingotto ha messo sul tavolo, come aveva promesso, 550 milioni di investimenti. La baby Quattroporte, per scontrarsi con la Mercedes Classe E, con la BMW serie 5 e con l’Audi A6, giocherà molto su quello stile italiano che fa parte del Dna della sua storia: un design aggressivo, a partire dal frontale, ma elegante e sofisticato in ogni linea e sarà quasi sicuramente dotata del motore a benzina 6 cilindri biturbo, di 3.6 di cilindrata, che eroga 400 cavalli, realizzato in alluminio, della famiglia Pentastar. Non si esclude che venga utilizzato anche il propulsore diesel, il V6 biturbo sviluppato dalla VM, oggi al 50%proprietà di Fiat. Il prezzo dell’auto potrà essere compreso tra i 55 mila e i 70 mila euro. L’altra, l’ammiraglia, la Quattroporte classica, l’auto che in codice è stat battezzata la M156, dovrebbe già essere esposta al prossimo salone di Francoforte, a settembre. Per lei è stato scelto uno stile fedele ai modelli di famiglia Gran Turismo e Gran Cabrio, si troverà a combattere contro la Mercedes Classe S, l’Audi A8 e la Bmw serie 7. Verrà montato un 8 cilindri di origine Ferrari, con livelli di potenza compresi tra 450 e 520 cavalli. Entrambe le auto saranno basate su un pianale studiato in America, predisposto alla trazione posteriore o integrale, già collaudato e verificato per essere adattato a nuove sospensioni elettroniche, di inedita architettura, con ammortizzatori sportivi. Tutti i test sono già stati effettuati sugli anelli di alta velocità e sulla piste dinamiche dei circuiti Fiat di Balocco e di Nardò. Questa piattaforma verrà condivisa anche dalla futura Alfa Romeo Giulia, subendo una personalizzazione nella fase finale dello sviluppo del progetto. L’obbiettivo finale è quello di arrivare, a una produzione di 35 mila pezzi (a regime 50 mila) di cui 20 mila dovrebbero essere «Baby» .
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