Immigrazione irregolare, 28 mila cinesi denunciati. E’ il reato più commesso
Roma – E’ la violazione delle norme sull’immigrazione (ex Dlg 286/98) il reato maggiormente commesso dai cittadini cinesi in Italia. Nel periodo 2004-2010 le persone denunciate per immigrazione irregolare corrispondono a 28.464, tra queste 5.329 per promozione e favoreggiamento dell’immigrazione illegale. E’ quanto emerge da uno studio presentato dall’Osservatorio socio-economico sulla criminalità dal titolo “La criminalità organizzata cinese in Italia. Caratteristiche e linee evolutive” presentato questa mattina presso il Cnel. Lo studio evidenzia inoltre come nel periodo 2004-2010 tra gli altri reati ci sono in ordine decrescente lo sfruttamento della prostituzione (1.896), lesioni dolose (1.357), contraffazione di marchi (1069), i furti (920), l’associazione a delinquere ex art.416 c.p. (849), le estorsioni (491), i reati legati agli stupefacenti (441), le rapine (349) e inoltre i tentati omicidi (181) e gli omicidi volontari consumati (108). Tuttavia, spiega lo studio, anche se “caratterizzati da un numero oscuro probabilmente molto alto i reati riconducibili ai cittadini cinesi evidenziano valori di gran lunga inferiori rispetto ad altre collettività straniere presenti in Italia”.
Per quanto riguarda il reato di immigrazione irregolare, lo studio mette in evidenza come sia sensibilmente diminuito il costo del trasporto illegale che parte dai 15 mila euro di alcuni anni fa a circa 8-9 mila euro per coloro che arrivano in aereo direttamente dal paese di origine. Nonostante sia l’aereo la modalità prevalente di arrivo in Italia è il visto turistico l’escamotage per rimanere sul territorio italiano in passato alcuni cittadini cinesi arrivavano in Italia anche via terra attraverso un percorso che poteva richiedere diversi mesi e addirittura anni e il superamento di vari confini nazionali. (ga)
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