by Editore | 3 Maggio 2011 7:31
In tutto questo periodo, tra minacce e attentati era cresciuto il mito dell’imprendibilità di Osama bin Laden, il terrorista numero uno che teneva in scacco il mondo democratico, mentre invece Al Qaeda poteva colpire ovunque, come e quando voleva. Oggi questo mito si spezza, Al Qaeda è decapitata e il suo Capo che annunciava morte all’Occidente è stato ucciso. «Giustizia è fatta», dice Obama agli americani festanti, rivelando il peso di un incubo presente ogni giorno per dieci anni. Noi europei avremmo preferito che Bin Laden fosse stato catturato e processato, perché l’esecuzione ripugna alla nostra cultura, ma l’America – dove vige la pena di morte – aveva bisogno di colpire chi l’aveva colpita così duramente nella potenza del Pentagono, nel simbolo delle Torri gemelle, nelle vite umane innocenti. Cercare Bin Laden, non dimenticare le sue responsabilità , in questi anni ha significato far valere le ragioni della democrazia occidentale, del rendiconto, della giustizia e del diritto. La vittoria di Obama (che ha voluto condividerla con Bush e Clinton, dando il senso della continuità e dell’unità americana nella lotta al terrorismo) è la miglior risposta a chi – come Trump – gli chiedeva il certificato di nascita sospettandolo di intelligenza con l’islamismo radicale. Eccolo nei fatti il certificato di Obama, che mette a nudo l’ideologismo primitivo della destra americana. Naturalmente a un anno dal voto il presidente sa che dovrà fronteggiare la reazione terroristica, con Al Qaeda che agisce ormai più come un preambolo politico e simbolico che come un’organizzazione, e dunque legittima e libera forze spontanee capaci di attacchi autonomi. Ma la morte di Bin Laden cade in una primavera araba che cambia radicalmente il quadro rispetto a dieci anni fa. Le piazze, dall’Egitto alla Libia, mentre si ribellano agli autocrati rifiutano anche la soggezione ad Al Qaeda. Potremmo dire che è nato un nuovo soggetto politico che assomiglia alla pubblica opinione, e niente sarà più come prima. In questo senso, Bin Laden muore quando il suo mondo ha cominciato a voltargli le spalle.
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