Gli Usa spostano gli F16 in Polonia “Via da Aviano i caccia americani”

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ROMA – Gli Stati Uniti potrebbero spostare in Polonia le due squadriglie di caccia F-16 che oggi hanno la loro base ad Aviano. L’annuncio di un accordo con il governo polacco dovrebbe arrivare durante la visita del presidente Obama a Varsavia il 27 e 28 maggio, e sarebbe una conferma dell’intenzione Usa di rafforzare la collaborazione militare con la Polonia uscita 20 anni fa dal Patto di Varsavia ed entrata da tempo nella Nato.
A parlare degli F-16 è stato ieri il ministro della Difesa polacco Bogdan Klich, che ha detto apertamente di sperare che «le due parti siano pronte a firmare l’accordo in occasione della visita del presidente Obama da noi a fine maggio». Il ministro ha spiegato che in questi giorni sono in corso negoziati per definire la base aerea su cui verranno spostati gli aerei e regolamentare la presenza del personale che darà  assistenza ai caccia e anche agli aerei da trasporto C-130 Hercules». Secondo i giornali polacchi la base sarebbe già  stata scelta e sarebbe quella di Lask, nel centro del paese.
Non è chiaro cosa sarà  di Aviano, se effettivamente verrà  confermato che gli F-16 lasceranno definitivamente la base italiana, ma secondo una fonte dell’Aeronautica militare «il processo decisionale sulla presenza degli F-16 è inserito in una serie di valutazioni che vanno dalla preparazione allo schieramento degli F-35 al riorientamento della presenza militare americana in Europa sempre più verso il Medio Oriente e sempre meno verso una ex frontiera con un Patto di Varsavia che non esiste più».
In effetti le prime reazioni alla presenza di una base americana in Polonia saranno proprio quelle russe: gli Stati Uniti con l’accordo Obama-Medvedev hanno rinunciato a una presenza «massiccia» del progetto anti-missile in Polonia, un piano che la Russia vede come un indebolimento del suo potenziale missilistico. Ma Varsavia, che pure negli ultimi mesi ha riscaldato in mille modi il suo rapporto con Mosca, non ha rinunciato a premere sugli Usa per avere una presenza militare americana o Nato sul suo territorio.
«L’interesse di Varsavia è quello di consolidare una fase di distensione con Mosca, ma di far capire che qualsiasi tipo di pressione politico-militare sulla stessa Polonia vedrà  una reazione politica degli Usa e degli altri paesi Nato», dice una fonte del ministero della Difesa italiano: come dire, non c’è una intenzione militare ostile contro Mosca, ma Varsavia comunque vuole garantirsi la sua libertà  di manovra politica tenendosi ben stretto un ombrello militare americano, anche piccolo.
E’ forse presto per capire come reagirà  (se reagirà ) il governo italiano a una notizia del genere: certo il crollo di centralità  del «fronte orientale» è sotto gli occhi di tutti, ma rimane forte la necessità  di riorientare verso il Mediterraneo e il Grande Medio Oriente l’attenzione della sicurezza Nato e Usa. Per cui Aviano semplicemente potrebbe rimanere in esercizio, ma con obiettivi rivolti verso Sud – Est invece che a Nord-Est.


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