by Editore | 21 Maggio 2011 7:09
Tanto che nel totonomine acquista peso la candidatura dell’economista cinese Zhu Min, con un passato alla Banca centrale cinese e alla Banca mondiale e già consulente al Fmi (chiamato proprio da Strauss Kahn). Il governo della Repubblica Popolare non lo candida ufficialmente, ma a lanciarlo nel “valzer” è China Daily, quotidiano considerato la voce del Partito comunista cinese. «La tradizione che vuole un europeo a capo del Fondo monetario sta tramontando», scrive il giornale che già nel 2009 aveva definito Zhu il «candidato ideale» per la Cina.
L’Europa insiste sul proprio candidato, in rispetto di un accordo non scritto, ma consolidato che vede Usa e Ue spartirsi la guida di Banca mondiale (dove ora siede l’americano Robert Zoellick) e Fmi. Per ora il nome più accreditato tra gli europei è quello di Christine Lagarde, ministro delle finanze francese. La questione sarà affrontata durante il viaggio di Obama in Europa la settimana prossima, quando parteciperà anche al G8 in Francia: «È molto probabile che si parli del Fmi», ha detto ieri un funzionario della Casa Bianca.
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