Fiat, Marchionne annuncia acquisto Chrysler “Nostro il 51% entro il quarto trimestre”

Loading

TORINO – La Fiat conquisterà  il 51% di Chrysler “nel quarto trimestre”. Lo ha detto Sergio Marchionne ai giornalisti nel corso della presentazione della nuova Lancia Ypsilon. “Il veicolo deve essere omologato. Lo faremo appena possibile”, ha aggiunto l’amministratore delegato del Lingotto alludendo al terzo Performance Event che permette a Fiat di prendere un altro 5% di Chrysler. Alla domanda sui tempi per esercitare l’opzione sulla quota del Tesoro Usa, Marchionne ha detto: “Più aspettiamo più costa”. E su altre possibili opzioni a pagamento per salire ulteriormente nel capitale della casa di Detroit ha spiegato che “la possibilità  c’è sempre”.

Riferendosi poi la fatto che Chrysler ha restituito ieri anticipatamente al Tesoro americano e a quello canadese il debito contratto per il suo salvataggio di 7,5 miliardi di dollari, Marchionne ha aggiunto: “I soldi sono stati restituiti ed è un bel messaggio anche per l’Italia. E’ stato un successo collettivo”.”Dal primo giugno i conti Chrysler
saranno consolidati nel bilancio Fiat”, ha detto ancora l’amministratore delegato. ‘Il problema – ha proseguito – non è portare la Chrysler in Borsa. L’obiettivo del fondo Veba è quello di monetizzare la posizione che ha in Chrysler. La Fiat ha un ruolo relativo”. “Il fatto di quotarla – ha continuato Marchionne – è totalmente collegato al desiderio di convertire in cassa la posizione di Veba nell’azionariato di Chrysler”.
Per quanto riguarda i tempi il manager italo canadese non si è sbilanciato: “Dipende dalle condizioni del mercato e non da noi”.

Nel corso dell’evento al Museo dell’Auto di Torino dall’ad di Fiat anche una battuta sugli investimenti in Italia. “Sui 20 miliardi di investimenti previsti dal piano Fabbrica Italia non ho cambiato idea”, ha affermato.


Related Articles

Obama e la Ue non frenano l’emorragia Inizia il lungo inverno dell’economia

Loading

Il presidente americano e quello dell’Unione europea si dicono sicuri che non ci sarà  recessione Anche la Cina è preoccupata per la totale assenza di leadership nell’Occidente. Evidente un altro indicatore della recessione: il crollo dei rendimenti dei titoli di Stato. Perdono colpi anche Germania e Brasile. A rischio i due “miracoli gemelli” che stavano tirando la crescita

La terra dei senza lavoro

Loading

Occupazione • Rispetto all’anno scorso (dati Istat) ci sono 370mila disoccupati in più. E chi lavora ha uno stipendio più basso 

La Grecia fatta a fette resta in piazza

Loading

Fucile puntato sui salari, sul lavoro e sulla vita dei greci per concedere al governo tecnico Papadimos il secondo maxi prestito e il resto del primo pacchetto di salvataggio

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment