Cia: bin Laden pronto a fuga

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Chiusa la partita della caccia alla primula rossa del terrorismo internazionale, cominciata quella di analisti ed esperti dell’intelligence statunitense, al lavoro sul materiale sequestrato nel covo di Osama bin Laden. Mentre sui media si susseguono foto del presunto cadavere, la Casa bianca non ha deciso se mostrare i veri scatti – tenuto conto che almeno uno di questi potrebbe essere considerato ‘atroce’, ha fatto sapere – in considerazione degli effetti sull’ opinione pubblica, in particolare mondo arabo e paesi islamici.
Dal Pakistan si apprende di una ventina di donne e bambini sopravvissuti al blitz e ora nelle mani dei servizi segreti di Islamabad: fra loro la moglie e due figlie di bin Laden, queste ultime rimaste ferite nell’assalto. E fonti di sicurezza pachistane hanno detto ad al Arabiya che una figlia sostiene che suo padre fu catturato vivo e poi ucciso dalle forze speciali nei primi minuti dell’operazione. Appello oggi del primo ministro  pachistano perché il mondo aiuti a combattere il terrorismo.

CIA, IN TASCA 500 EURO E DUE NUMERI CELLULARI
– Osama bin Laden, al momento della sua morte, aveva in tasca due numeri di telefono cellulare e 500 euro. Due segnali evidenti del fatto che fosse pronto a scappare dalla casa dove si nascondeva da anni. Lo ha reso noto il capo della Cia, Leon Panetta, durante la sua audizione di ieri a Capitol Hill, secondo quanto riferisce Politico. Secondo Panetta, il capo di al Qaida non era armato perché era convinto di “avere una rete di protezione sufficientemente forte, in grado di avvertirlo prima di un’eventuale azione americana”.

CNN, FOTO ATROCE, SQUARCIO IN MEZZO AGLI OCCHI
– Le “foto raccapriccianti” – come le ha definite ieri il portavoce della Casa Bianca Jay Carney – del cadavere di Osama bin Laden, che mostrano una ferita che ha “squarciato” la testa al leader di al Qaida, sono state scattate in un hangar in Afghanistan. Lo scrive la Cnn citando funzionari governativi coperti dall’anonimato. Tra gli scatti c’é appunto una foto “chiara ma cruda del volto” nella quale il leader di al Qaida appare con “un enorme squarcio in mezzo agli occhi” causato da un colpo alla testa. Altre foto ritraggono invece i momenti del raid e la sepoltura in mare.

IRAN: MINISTRO DIFESA, NOTIZIA MORTE E’ ‘DUBBIA’
– In assenza di fotografie o altre prove fornite dagli Usa, l’Iran ha unito oggi la propria voce al coro di chi mette in dubbio l’uccisione di Osama bin Laden. “E’ una notizia dubbia”, ha affermato il ministro della Difesa di Teheran, Ahmad Vahidi, citato dall’agenzia Fars. “Perché – si è chiesto Vahidi – gli americani hanno gettato il corpo in mare e non hanno fatto presenziare agli eventi alcun osservatore imparziale?”. Due giorni fa anche il presidente della commissione Esteri del Parlamento iraniano, Alaeddin Borujerdi, aveva espresso dubbi sulla veridicità  dell’annuncio dell’uccisione di Osama. Ma poi il portavoce del ministero degli Esteri, Ramin Mehman-Parast, era sembrato accettare come vera la notizia dicendo che la scomparsa del leader di Al Qaida priva gli americani di ogni “scusa” per mantenere le loro truppe nella regione.

AL ARABIYA: FIGLIA, PRESO VIVO E POI UCCISO
– Fonti di sicurezza pachistane hanno detto ad al Arabiya, che una figlia di Osama Bin Laden sostiene che suo padre fu catturato vivo e poi ucciso dalle forze speciali americane nei primi minuti dell’operazione di Abbottaba.

GILANI, FALLIMENTO INTELLIGENCE MONDO INTERO – Il luogo in cui si nascondeva Osama Bin Laden, non lontano da un’accademia militare pachistana, è testimonianza del fallimento dei servizi di intelligence di tutto il mondo, compresi quelli americani, e non solo di quelli del Pakistan. Lo ha dichiarato a Parigi il Primo ministro pachistano Yousuf Gilani. “C’é un fallimento dei servizi di intelligence del mondo intero, compresi quelli americani” ha ribadito Gilani, interpellato dai giornalisti su come abbia potuto Bin Laden nascondersi così vicino a Islamabad. “Siamo nel mezzo di una guerra, conduciamo una guerra contro il terrorismo e abbiamo la volontà  di lottare contro l’estremismo e il terrorismo” ha poi aggiunto, in riferimento alle critiche mosse da alcuni alla posizione del Pakistan sul tema.
Il primo ministro pachistano ha lanciato un appello perché il mondo intero aiuti a combattere il terrorismo, “problema n. 1” del suo Paese, chiedendo agli occidentali di “astenersi dal diffondere messaggi negativi” sul Pakistan.

GEO TV:  DUE FIGLIE RIMASTE FERITE IN BLITZ – La televisione pachistana Geo Tv rivela che tra i familiari di Osama bin Laden detenuti dai servizi pachistani dopo il blitz americano nel quale il fondatore di Al Qaida e’ rimasto ucciso, ci sono anche due delle figlie, che sono ”state entrambe ferite durate l’operazione” e che ”sono in una localita’ sconosciuta per interrogatori”. Quest’ultimo particolare aggiunge un nuova informazione a quanto detto ieri dalla Casa Bianca a proposito di una donna ”ferita a una gamba” da un proiettile durante l’irruzione dei marines nella camera da letto dove dormiva lo sceicco. Geo Tv e’ inoltre entrata in possesso della foto della moglie di origine yemenita di Osama bin Laden, che si trova anch’essa in custodia delle forze di sicurezza pachistane insieme a una ventina di donne e bambini sopravvissuti al blitz nella villa- bunker di Abbottabad. L’emittente privata ha mostrato oggi il passaporto della donna che si chiama Amal Ahmed Abdel Fatteh e che e’ considerata una delle quattro mogli del leader di Al Qaida ucciso domenica. Ieri era anche emerso che una figlia di Bin Laden, sui 12 o 13 anni, aveva assistito all’uccisione del padre. Geo conferma poi che in una parte della casa vivevano due fratelli identificati con il nome di Arshad e Tarik insieme alle loro famiglie.

SARA’ DIFFUSA FOTO CORPO, CASA BIANCA FRENA – Il direttore della Cia, Leon Panetta, intervistato dall’emittente americana Nbc ha detto che una foto del corpo di Bin Laden “alla fine” sarà  resa pubblica, ma la Casa Bianca frena, ribadendo che al riguardo non é ancora stata presa una decisione definitiva. “Vi sono discussioni all’interno del governo su ciò che sia meglio fare al riguardo, ma non credo che ci sia alcun contrasto sul fatto che alla fine una fotografia venga resa pubblica” aveva detto Panetta in un’intervista rilasciata in mattinata, e diffusa dalla Nbc in serata. Successivamente all’intervista di Panetta la Casa Bianca aveva comunque ribadito che sulla pubblicazione o meno delle foto del cadavere di Bina Laden “é in corso una valutazione” e una decisione non è ancora stata presa.

DA PC SCEICCO,UNA MINIERA DI INFORMAZIONI

Una miniera d’oro: così fonti dell’intelligence americana hanno definito il pc e il materiale sequestrato nel covo di Osama bin Laden e una squadra di centinaia di esperti della Cia sono al lavoro per estrarre da questa vena tutte le informazioni possibili e immaginabili sulla rete del terrore dello sceicco. Il direttore della Cia Leon Panetta, con più distacco ha definito il materiale sequestrato “notevole”. Secondo fonti dell’intelligence Usa si tratta di una grande mole di documenti e di dischetti di computer che potrebbero fornire informazioni molto utili non solo sulla programmazione di altri attentati terroristici negli Stati Uniti e nel resto del mondo ma anche sulla rete di contatti del leader di al Qaida. I documenti trovati potrebbero inoltre rispondere alla domanda se Osama bin Laden, che viveva da almeno cinque o sei anni nella abitazione a breve distanza da Islamabad, abbia ricevuto il sostegno di esponenti pachistani. Tema questo che oggi ha tenuto banco sia a Washington che a Islamabad. Il fatto che l’amministrazione Obama abbia lanciato l’operazione per la cattura di Osama bin Laden, che aveva il nome di codice di ‘Geronimo’, senza informare prima le autorità  pachistane la dice lunga però sui sospetti americani sui rapporti tra il leader di al Qaida e certi esponenti pachistani. E Panetta è stato esplicito: il Pakistan è stato tenuto all’oscuro per timore che “potesse danneggiare l’operazione avvisando il bersaglio”. Altro vivave dibattito all’interno dell’amministrazione Obama é il tema se rendere pubbliche le immagini del cadavere di Osama bin Laden. Il timore della Casa Bianca è che la diffusione delle immagini, con il volto di Osama bin Laden trapassato da un proiettile sopra l’occhio sinistro, possa dare fuoco alla benzina della rabbia nei paesi islamici. Ma la pubblicazione delle foto avrebbe l’effetto di mettere a tacere in modo definitivo gli inevitabili dubbi sulla identità  dell’uomo ucciso a Abbottabad e identificato dagli americani come Osama bin Laden. E mentre a Washington ci si interroga, sul web circola una nuova foto del volto insanguinato dello sceicco, dopo quella di ieri risultata falsa. Sono stati gli hacker di Anonymous a rilanciare su Twitter il link dove compare una foto la cui qualità  fa presumere che sia stata scattata al buio. Nessuno ha potuto verificarne l’autenticità . Oltre alla foto del corpo si sta decidendo se rendere pubblico il video sul funerale in mare di bin Laden, altra fonte di critiche verso la Casa Bianca. Secondo fonti dell’intelligence questa scelta era stata fatta con largo anticipo rispetto all’inizio del blitz dei 79 Navy Seal nel bunker superprotetto. Per cercare di placare le polemiche a Washington è tutto un fiorire di particolari sull’estremo saluto a Osama: la sepoltura di Obama è avvenuto “in stretto rispetto dei precetti della fede islamica”. Il corpo è stato collocato in un lenzuolo bianco e infilato quindi in un sacco sul ponte più basso della portaerei americana Carl Vinson, facendo poi scivolare il corpo nell’oceano dopo la lettura di alcune preghiere in arabo. La cerimonia è avvenuta alla presenza di pochi testimoni. La scelta aveva il chiaro obiettivo di impedire che la tomba di Osama bin Laden potesse diventare in futuro luogo di pellegrinaggio da parte dei seguaci del leader di Al Qaida. Così come l’uccisione di Osama bin Laden ha risparmiato agli Stati Uniti un altro incubo: quello di un processo se il capo di Al Qaida fosse stato catturato vivo.


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