Caritas, al via il convegno del Coordinamento nazionale immigrazione
ROMA – “Un mare di sbarchi, un paese che accoglie”. Questo il titolo del convegno del Coordinamento nazionale immigrazione 2011 che vedrà tra circa un’ora a Modica, in Sicilia, 80 delegati provenienti da una cinquantina di diocesi italiane confrontarsi sull’emergenza sbarchi, sullo stato dell’accoglienza e sul quadro dell’immigrazione in Italia. L’evento è promosso da Caritas italiana insieme alle Caritas diocesane di Noto e di Ragusa. “A quattro mesi dall’inizio dell’emergenza sbarchi – spiega Oliviero Forti, responsabile immigrazione di Caritas italiana – ci incontriamo per fare il punto sul tema degli sbarchi, su come sta avvenendo l’accoglienza sul territorio e lo faremo attraverso il contributo degli esperti. Ragioneremo anche su temi legati alla cittadinanza. Tenteremo in questi tre giorni di sviscerare un po’ tutte le grandi questioni che riguardano l’immigrazione nel nostro paese”. Tra gli interventi previsti, quello d’apertura di Fabrizio Maronta della rivista Limes, e di Barbara Molinario dell’Alto Commissariato dell’Onu per i rifugiati, a cui si aggiungerà la voce del comandante della Capitaneria di Porto di Pozzallo Raffaele Giardina e la testimonianza di Gabriele Del Grande, di Fortress Europe. Ad aprire i lavori di giovedì 12, don Stefano Nastasi, parroco di Lampedusa, mentre nel pomeriggio interverrà Giovanni Tarzia, giudice onorario presso il Tribunale per i Minorenni di Milano. Venerdì 13 le conclusioni dei lavori.
“Arriviamo a questo appuntamento con grande fatica rispetto agli altri anni – ha aggiunto Forti -. Molti non sono potuti intervenire perché impegnati nell’accoglienza dei richiedenti asilo. Da qualche mese abbiamo un peso sulle spalle e per questo è essenziale fare il punto della situazione. Vista la diffusione del fenomeno rischiavamo di disperderci invece in questo modo cogliamo l’occasione per ragionarci sopra”. Una verifica periodica, quindi, ma anche una fucina di idee e proposte. “Il primo obiettivo è quello di capire cosa sta avvenendo sui territori – conclude Forti -. Ma l’incontro è anche un’occasione per promuovere l’accoglienza e per discutere sui ruoli tra tutti i protagonisti che si sono attivati rispetto rispetto ai quali non c’è ancora chiarezza. Dal confronto di questi giorni potranno emergere delle linee che potremmo presentare alle istituzioni, alla Protezione civile nazionale, alla Conferenza delle regioni o al governo, proprio perché siamo stati pesantemente coinvolti sul tema dell’accoglienza”.
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