Venezia, dai volontari parte l’appello per Lampedusa: “No all’indifferenza”
VENEZIA – Da Venezia, dove è in corso la conferenza sul volontariato (vedi lanci precedenti), parte un appello alla “solidarietà nazionale” e al rifiuto dell’indifferenza. Il riferimento è alla situazione di Lampedusa e dei migranti tunisini: una situazione che non poteva passare sotto silenzio secondo i partecipanti ai lavori di gruppo, che nella giornata di ieri hanno manifestato il desiderio di prendere posizione con un documento ufficiale, che sarà consegnato in serata al ministro Sacconi: “L’Italia vive momento di grande allarme sociale – spiega la portavoce Emma Cavallaro, presidente di ConVol, leggendo il documento -. Non possiamo tacere di fronte alla grande violazione della dignità umana di queste persone che fuggono da violenze e persecuzioni o che semplicemente cercano di raggiungere il traguardo di un futuro possibile. Oggi le condizioni di vita dei migranti sono inaccettabili”. L’ordine del giorno contiene anche un invito esplicito all’Unione europea affinché affronti globalmente il problema e, allo stesso tempo, lancia parole di condanna verso quegli stati che non accolgono ma rifiutano i migranti.
“Noi volontari, provocati dalla presente situazione, rivolgiamo un appello accorato a tutta la società italiana – continua la portavoce -: non macchiamoci di omissione di solidarietà , non permettiamo che vinca l’indifferenza. Apriamo all’accoglienza i nostri territori, sperimentando forme di integrazione, respingiamo le parole di intolleranza e combattiamo la paura del diverso”. Secondo i promotori del documento, questa circostanza difficile può e deve fornire l’occasione per “avviare un nuovo cantiere di solidarietà è giustizia, che renda il paese migliore anche per tutti noi”. (gig)
© Copyright Redattore Sociale
Related Articles
Carte di credito, tetto alle commissioni Ue in campo a favore dei consumatori
Giro di vite al trasferimento del costo sui prezzi finali
“Addio alle cartoline retoriche l’italia ha scoperto se stessa”
“Eravamo una comunità ammalata di presentismo ma stavolta ognuno ha voluto davvero studiare il suo patriota locale”.”Il Risorgimento insegna anche che il sacrificio è qualcosa che le generazioni fanno pensando al futuro”. Giuliano Amato alla guida del comitato delle celebrazioni per i 150 anni racconta come il Paese ha vissuto l’anniversario
Ciancimino, il Pdl va all’attacco “Commissione d’inchiesta sui pentiti”