Usa, rischio shutdown

by Sergio Segio | 8 Aprile 2011 14:59

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Dopo il fallimento dei negoziati di ieri sul bilancio federale, il governo degli Stati Uniti si prepara, per la prima volta dopo quindici anni, alla più cupa delle evenienze: lo shutdown, una sorta di amministrazione ‘controllata’. La nuova riunione bipartisan tenutasi nella notte a Washington, e durata un’ottantina di minuti in tutto, non ha portato a nessun compromesso. Il presidente Barack Obama, che ha partecipato al vertice insieme al vice Joseph Biden, ha affermato che qualche progresso è stato compiuto, ma ha anche avvertito di non essere in grado di nutrire un “eccessivo ottimismo” circa la possibilità  di arrivare a un accordo entro la scadenza della mezzanotte, ora locale. In mancanza di un accordo sulla legge di bilancio, il governo opererà  in una sorta di regime di esercizio provvisorio, sospendendo i servizi statali ritenuti non fondamentali[1].

Repubblicani e Democratici hanno in verità  due proposte abbastanza simili, non tali – sul piano finanziario – da giustificare lo stallo a oltranza. Il dibattito riguarda questioni politiche, in primis aborto e regolamenti in materia di ambiente, sui quali i due partiti stentano a trovare la mediazione. Nell’ambito del bilancio sono previsti infatti finanziamenti a programmi sull’aborto e sulla regolamentazione delle emissioni dei gas serra. Secondo il New York Times, le responsabilità  del mancato accordo sono dovute al il rifiuto, da parte dei Repubblicani, di mediare su questioni di stampo ideologico come appunto l’interruzione di gravidanza, la protezione dell’ambiente e la sanità . In particolare Paul Krugman, opinionista del quotidiano e Nobel per l’Economia, punta il dito contro la proposta avanzata dal repubblicano Paul Ryan, che molti, all’inizio della settimana, avevano accolto come “un progetto serio”. Secondo il commentatore del New York Times “chi è in grado di leggere un bilancio, dopo aver letto quello di Ryan, non può certamente sostenere che si tratti di una proposta seria: è invece un progetto al tempo stesso ridicolo e crudele” perché, spiega Krugman, due terzi dei quattromila miliardi di tagli alla spesa da lui previsti per i prossimi dieci anni andranno a toccare programmi rivolti soprattutto ai cittadini a basso reddito. Disagi e ritardi si potranno verificare anche in ambito militare. In occasione di quella che dovrebbe essere la sua ultima visita in Iraq da ministro della Difesa Usa, Robert Gates ha spiegato alle truppe statunitensi impegnate nella missione che in mancanza di un accordo sulla legge di bilancio, i loro stipendi verranno pagati in ritardo.

Secondo quanto comunicato dalla Casa Bianca, Obama è nel frattempo stato costretto a rinviare una visita ufficiale nell’Indiana per rimanere a Washington, e poter così seguire in prima persona gli sviluppi del confronto sul budget.

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Endnotes:
  1. servizi statali ritenuti non fondamentali: http://it.peacereporter.net/articolo/27310/Usa%2C+lo+smantellamento+della+classe+mediav

Source URL: https://www.dirittiglobali.it/2011/04/usa-rischio-shutdown/