“Tagli: nuovi strumenti di welfare”. Gli operatori sociali protestano a Roma, Napoli, Genova

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ROMA – “Ti chiedo di esistere”, “Tagli: nuovi strumenti di welfare”, “A.A.A. operatori sociali offresi”, “Roma, capitale dei buffi ai fornitori di servizi”. E poi 6 birilli in bilico alti più o meno 2 metri con su scritto “Giovani, disabili, immigrati, anziani, bambini e rom”. Sono questi gli slogan e le immagini che hanno caratterizzato la manifestazione nazionale “Il welfare non è un lusso”, promossa nella capitale dal Roma Social Pride. Ovvero il Coordinamento cittadino di associazioni e cooperative cui hanno aderito anche la Fish, l’Avi di Roma, la Rete dei municipi di centrosinistra riuniti nella sigla di Roma Social Club e anche Cgil, Cobas, e le principali forze di opposizione della città  e della regione. Dal Pd alla Federazione della sinistra, da Sel all’Italia dei Valori, nessuno ha fatto mancare il suo contributo al dibattito.

In contemporanea anche a Genova – dove le cifre parlano di 1.500 partecipanti – e a Napoli, dove oltre 2 mila persone hanno manifestato lo stesso disagio e disappunto – la manifestazione di Roma ha visto una scalinata del Campidoglio piena di persone, amministratori locali cittadini e regionali, operatori sociali, cooperative sociali, cittadini e utenti.

“Roma, Napoli, Genova: che il welfare non sia un lusso – ha dichiarato Carlo De Angelis, portavoce del Roma Social Pride – lo si crede ormai in tutta Italia. Subiamo tutti tagli nazionali che colpiscono in primis il territorio e le sue persone: l’associazionismo locale, l’organizzazione e la qualità  dei servizi, la rete del lavoro di welfare. Roma poi ci ha messo del suo, attivando nuove politiche di organizzazione del welfare: tutto torna centralizzato e appaltato a macrostrutture. Sparisce il territorio, la persona, il servizio come lo abbiamo conosciuto fino ad oggi. L’esempio è il bilancio di previsione 2011 che stanzia 187 milioni per le politiche sociali, con una spesa annua a persona di 53 euro rispetto ai 270 milioni del 2009 per un corrispettivo a persona di 77. Se questa tendenza venisse confermata è la vittoria della logica del risparmio”.

Intorno alle 12 una delegazione è stata ricevuta dall’assessore al Bilancio del comune di Roma Lamanda. “Ci dice che il bilancio 2011 – fa presente Carlo De Angelis – non subirà  tagli rispetto a quello del 2010. L’assessore sostiene di non aver toccato niente e si dichiara disponibile al confronto: ‘Vedremo, noi di certo non torniamo indietro, i servizi sociali sono il motore dello sviluppo’”. (eb)

 

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