by Editore | 2 Aprile 2011 6:44
LONDRA – Le agenzie internazionali fanno retrocedere ancora una volta l’Irlanda. Standard & Poor ha tagliato il rating dell’Isola di Smeraldo, riducendolo da A meno a BBB+. Fitch, il cui rating su Dublino è al momento BBB+, ha posto “sotto osservazione” l’Irlanda, con implicazioni negative per il rating sovrano, e una riduzione viene data per imminente. Sembra una risposta alle critiche della Commissione Europea verso le agenzie di rating. E arriva sulle ali della notizia che l’Irlanda avrà bisogno di un’iniezione extra di 24 miliardi per tenere in piedi le sue banche, portando il totale del pacchetto di salvataggio varato dal governo di Dublino a quota 70 miliardi: uno sviluppo che secondo il Financial Times si risolverà con la completa nazionalizzazione del settore bancario. Standard & Poor ha inoltre messo in evidenza che Dublino dovrà probabilmente fare ricorso agli aiuti del fondo permanente Esm, l’European Stability Mechanism che scatterà nel 2013. Come già avvenuto martedì con il taglio del rating di Grecia e Portogallo, la decisione riflette le aspettative di una ristrutturazione del debito sovrano «come una delle possibili precondizioni per ottenere gli aiuti del fondo Esm». Ciononostante, l’outlook di Standard & Poor sull’Irlanda (cioè la previsione per il futuro a breve) è ora stabile e l’agenzia ha rimosso il Crediwatch. Standard & Poor ritiene che la forte contrazione del Pil registrata a partire dal 2008 sia ormai giunta al termine e che l’economia irlandese abbia «più forti prospettive di crescita rispetto a Grecia e Portogallo», considerato il volume dell’export e la maggiore flessibilità . L’agenzia prevede che l’Irlanda registrerà nel 2011 un surplus, pari a oltre il 2% del Pil, per la prima volta dal 2003.
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