by Editore | 3 Aprile 2011 7:21
ROMA – Una settimana di mobilitazioni. Per manifestare l’indignazione dei cittadini nei confronti del governo di Silvio Berlusconi. Una protesta diffusa, capillare, che aumenta di ora in ora. E che va dalle leggi ad personam, alla mancata ricostruzione de L’Aquila. Dagli attacchi alla scuola pubblica fino alla rabbia dei giovani precari. Un calendario denso di iniziative. L’appuntamento principale è fissato per martedì 5 aprile, quando la Camerà voterà per il conflitto di poteri tra Camera e pm sul processo Ruby. Articolo 21, Libertà e Giustizia e il Popolo Viola hanno indetto a Roma la “Giornata per la democrazia”. Un incontro che ha già tante adesioni. Esponenti dei partiti, della società civile, del mondo della cultura e dello spettacolo. Insieme per superare i veleni del berlusconismo. Occhi puntati, quindi, sulla “Giornata della democrazia”. Nata, nelle parole del comitato promotore, “per continuare la mobilitazione contro il disegno di legge sulla prescrizione breve” che la Camerà voterà in settimana. L’obiettivo, è “evidenziare il tentativo della maggioranza di far passare l’ennesima legge ad personam. Un provvedimento che farà del premier un cittadino al di sopra della legge”. Due i momenti: nel pomeriggio di martedì appuntamento in piazza Montecitorio. Poi dalle 20 alle 24 in piazza Santi Apostoli per la “Notte bianca della legalità “. E si continua anche nei giorni successivi, con un presidio permanente all’esterno della Camera dei Deputati. In piena mobilitazione anche il Partito Democratico. Si parte martedì 5 aprile alle 18, quando il segretario Pier Luigi Bersani e i deputati del Pd saranno al Pantheon, a Roma, per denunciare i nuovi provvedimenti ad personam e per difendere la dignità del Parlamento. Poi venerdì 8 aprile, dove in cinque città italiane si terrà la “Notte Bianca per la scuola e la democrazia”. Incontri a Torino, Milano, Bologna e Napoli. E poi nella capitale, dove i democratici daranno vita a una fiaccolata che arriverà al ministero dell’Istruzione. Sul versante delle associazioni, grande l’impegno di Libertà e Giustizia. Che con “Le piazze e le strade della Costituzione” affronterà , in tante città , i temi della Costituzione e della riforma della Giustizia. Sempre il 5 aprile appuntamenti a Padova e Perugia. Poi il 14 a Torino, e il giorno successivo a Milano, dove si affronterà il tema del collasso della riforma Brunetta. E fa il giro del web l’appello lanciato dal presidente onorario di LeG, Gustavo Zagrebelsky, “L’ora della mobilitazione”. In cui si legge: «Questo è il momento della mobilitazione e della responsabilità . Chiediamo alle forze politiche di opposizione intransigenza nella loro funzione di opposizione al degrado». E non è tutto. Mercoledì 6 aprile, in occasione del secondo anniversario del terremoto che ha sconvolto l’Abruzzo, nuovo sit-in, alle 14 in piazza Montecitorio. Si tratta de “La rivolta del silenzio per L’Aquila”, che “dopo due anni, è ancora una città morta”. Poi lo sciopero dei giudici di pace, dal 4 all’8 aprile. Infine, sabato 9. Quando in decine di città italiane i giovani precari scenderanno in piazza per “Il nostro tempo è adesso”.
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