by Editore | 19 Aprile 2011 6:01
Piuttosto c’è un esplicito invito «ad avere più coraggio» soprattutto sul versante di una improcrastinabile riforma del fisco. Ok dalla Uil «perché il Def per la prima volta viene accompagnato al piano nazionale delle riforme che sui contenuti è condivisibile». Per l’Ugl il progetto complessivo dell’esecutivo «è sicuramente ambizioso ed importante perché al Paese serve una scossa». Così, in sintesi, i sindacati confederali nel corso dell’audizione delle Commissioni di Camera e Senato in vista dell’apertura, dopodomani, della discussione n nell’aula di palazzo Madama.
Secondo la Cgil il piano dell’esecutivo «nasconde i nodi del nuovo Patto di stabilità europeo che, considerando il debito dei Paesi membri, rischia di produrre un intervento distruttivo sulla spesa se non si interviene per tempo sul piano della crescita».
In particolare, sostiene il segretario confederale Danilo Barbi, «il governo sta nascondendo il vero e proprio diluvio che rischia di abbattersi sull’Italia nei prossimi anni». Per Maurizio Petriccioli della Cisl sono «condivisibili» le priorità indicate dal governo (Meridione, lavoro, opere pubbliche) anche se ci sono dubbi sulle risorse che dovrebbero essere impegnate.
Pur condividendo il testo e gli obiettivi del Def, il segretario confederale della Uil Antonio Foccillo, ritiene che «un giudizio definitivo possa essere dato solo una volta che saranno stati messi a punto i provvedimenti e dopo che saranno stati indicati tempi e risorse da destinarvi».
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