“Muri contro i tunisini”. La Lega primo partito in Canton Ticino
L’aumento è stato del 7%, a spese di liberali, socialisti e democristiani; Giuliano Bignasca, il pirotecnico leader del movimento, nato 20 anni fa su immagine di quello fondato da Bossi, è riuscito a far man bassa di consensi giocando sul timore dei ticinesi per un’invasione di tunisini provenienti dall’Italia. «Bisognerà costruire un muro di cemento alto quattro metri, lungo la frontiera con l’Italia», aveva minacciato durante la campagna elettorale. Bignasca se l’è presa anche con gli oltre 40 mila frontalieri che quotidianamente arrivano in Ticino dall’Italia a lavorare. «Da oggi comandiamo noi e vogliamo essere padroni in casa nostra», gli slogan scanditi, dopo la vittoria elettorale, in piazza Riforma dai sostenitori della Lega, mentre un’emittente radiofonica trasmetteva “Il figlio di Guglielmo Tell”, di Davide Van de Sfroos, il cantautore comasco che ha mosso i suoi primi passi in Ticino prima di sfondare in Italia.
Related Articles
Ora la Jungle di Calais si è trasferita a Parigi
Migranti. Hanno rifiutato di entrare nel programma di accoglienza messo a punto dal governo francese e adesso circa duemila migranti africani e asiatici hanno allestito nuove tendopoli nella capitale francese
Femminicidi: «Su Saman Abbas dalla sinistra troppo silenzio»
Parla Nadia Bouzekri, vicepresidente dell’Unione delle comunità islamiche in Italia schierata contro i matrimoni forzati con una fatwa. «avvengono in nicchie etniche molto ristrette. La violenza di genere è trasversale a culture e religioni. È un problema di come si concepisce la donna»
Il razzismo a bassa intensità
La china razzista e criminale. Dallo «squadrone della morte» di Parma ai bangladeshi picchiati dopo Dacca, la xenofobia cresce