Oggi il sit-in davanti a Montecitorio e la “Notte bianca della Democrazia”
ROMA – Vogliono opporsi al degrado delle istituzioni, difenderle dall’abuso a fini di interesse personale. E per questo vogliono dire no al processo breve, l’ennesimo scudo giudiziario che la maggioranza di centrodestra sta fabbricando per il suo capo, Silvio Berlusconi. Oggi, a Roma, via alla “Giornata della Democrazia”, la mobilitazione lanciata da Libertà e Giustizia, Articolo 21 e Popolo Viola. Due i momenti principali: dalle 14 in piazza Montecitorio con un presidio che poi si ripeterà anche domani e giovedì, poi dalle 20 alle 24 in piazza Santi Apostoli per un happening, battezzato “Notte Bianca della Democrazia”, che metterà insieme politica, cultura e musica. Tanti interventi, un solo filo conduttore: costruire «un percorso comune verso la legalità repubblicana». Occhi puntati su piazza Santi Apostoli. Dove, oltre a quelli degli organizzatori, ci saranno numerosi interventi. Cinque minuti a testa, per lasciare spazio a tutti. Si va dal presidente del Partito democratico, Rosy Bindi, al leader dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro. A seguire Fabio Granata di Futuro e Libertà , Oliviero Diliberto della Federazione della sinistra, Paolo Cento e Angelo Bonelli dei Verdi. Inoltre, i rappresentati delle associazioni e dei movimenti che hanno aderito all’appello lanciato dal comitato promotore: dall’Arci all’Anpi alle organizzazioni degli studenti. Anche qui, un unico leitmotiv: resistere agli attacchi alle istituzioni sferrato dalla maggioranza parlamentare e lavorare per costruire un fronte democratico unico e compatto. In piazza si dà appuntamento l’Italia stanca del berlusconismo. La parole-guida sono “resistenza” e “Costituzione”. Gustavo Zagrebelsky, presidente onorario di Libertà e Giustizia, ha lanciato un appello pubblicato ieri su Repubblica: «Questo è il momento della mobilitazione e della responsabilità . Chiediamo alle forze politiche di opposizione intransigenza nella loro funzione di opposizione al degrado». E ancora: «Non è vero che se non si abbocca agli ami che vengono proposti si fa la parte di chi sa dire sempre e solo no. In certi casi il no è un sì a un Paese più umano, dignitoso e civile dove l’uguaglianza e la legge regnino allo stesso modo per tutti». La giornata sarà animata anche da un’iniziativa del Pd. Pier Luigi Bersani riunisce i suoi parlamentari in piazza del Pantheon, alle 18. Un’iniziativa che ha lo scopo di incontrare i cittadini e portare dal Parlamento alla piazza ragioni e proposte del Pd. I democratici sono attivi anche sul versante digitale. Sul web hanno dato vita a una campagna in chiave anti Lega. Si tratta di diffondere, sui social network, il manifesto: «Processo breve, la Lega lascia liberi i criminali solo per salvare Berlusconi». Nel manifesto lo spadone di Alberto Da Giussano, nume tutelare del Carroccio, appare afflosciato. Il messaggio vuol essere: anche i valori duri e puri della Lega si sono piegati agli interessi del Cavaliere.
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