Masi frena anche il bis di Fazio-Saviano

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ROMA – Sfuma il progetto di Rai3 per una nuova edizione di Vieni via con me. Il direttore generale Mauro Masi frena gli entusiasmi di Roberto Saviano e Fabio Fazio, pronti a tornare in autunno con nuove puntate del programma che rese in ascolti quanto Sanremo: dieci milioni di spettatori. Il format produsse troppe “grane politiche”, da qui la rinuncia, buttando via pubblicità  per milioni di euro. Fazio e Saviano oggi si incontrano per mettere a punto una nuova ipotesi da presentare alla Rai: Che tempo che fa oltre al sabato e alla domenica, da ottobre potrebbe proseguire il lunedì sera (fino alle 22 circa) con pezzi comici, interviste, alcuni speciali a firma di Fazio e Saviano. Rai3 è nel mirino di Masi. Il ritardo sui rinnovi contrattuali di Fazio, Floris e Gabanelli allarma il direttore Paolo Ruffini. «Che tempo che fa, Report e Ballarò sono fra i migliori programmi della Rai». Ruffini da tempo chiesto il rinnovo dei contratti, inseriti nel piano di produzione 2011, approvato in cda. A Masi manda a dire: «Credo di interpretare correttamente il pensiero dell’azienda se definisco incedibili sia i programmi che i conduttori, essendo a tutta evidenza da escludere un interesse alla loro cancellazione o al mancato rinnovo dei contratti in esclusiva con professionisti legati alla Rai e al suo brand da così tanti anni». Lo stop ai palinsesti risponde a moventi politici? Certo il servizio pubblico ha i conti in rosso e non può perdere un patrimonio di artisti e di programmi graditi all’abbonato Rai e che fruttano decine di milioni di euro in introiti pubblicitari. Masi, secondo alcune voci prossimo a lasciare la Rai per un ente pubblico, non darà  dispiaceri televisivi al premier Berlusconi, non parla per riserbo di «scelte aziendali di carattere strategico». In Rai c’è chi dice che l’allarme contratti nasce per l’ansia degli agenti delle star tv: più passa il tempo, più il cachet cala. Milena Gabanelli, però fa sapere di non «aver mai avuto agenti e quindi il mio contratto l’ho sempre discusso direttamente. Credo di essere sempre stata leale con l’azienda, alla quale sono grata per la fiducia fin qui dimostrata, penso anche di esserne stata all’altezza producendo risultati». Auspica che «la stessa lealtà  venga usata nei miei confronti, dicendomi per tempo se intende ancora avvalersi delle mie prestazioni professionali oppure no, poiché insieme a me lavorano una quindicina di persone». Ieri la giornalista ha dato conto della delibera Agcom generata dalla protesta del ministro Tremonti per un servizio di Report: la Rai dovrà  diffondere una nuova puntata che dia spazio a voci e testimonianze positive relative alla manovra economico finanziaria del ministro per il ripristino dei principi di obiettività  e completezza.


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