«Il nostro tempo eÌ€ adesso» I precari lo gridano al Paese

by Sergio Segio | 9 Aprile 2011 14:36

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«Il nostro tempo eÌ€ adesso, la vita non aspetta». I manifesti gialli che richiamano alla giornata di mobilitazione i lavoratori precari di tutta Italia tappezzano ormai i muri delle cittaÌ€. La Capitale saraÌ€ oggi l’epicentro delle iniziative con una street parade che sfileraÌ€ da Piazza della Repubblica (partenza alle ore 15,00) al Colosseo. «Vogliamo essere ironici e dissacranti», si legge sul sito del comitato promotore, «e vogliamo che ad essere visibili siano le persone e le reti che hanno aderito all’appello e alle iniziative fatte fino ad ora». Alle iniziative in tutto il Paese hanno tra gli altri aderito il Pd, l’Idv e Sel la Cgil, ma anche il comitato «Se non ora quando» i Verdi, Pdci-Federazione della sinistra. Per quanto riguarda le altre piazze, a Milano l’appuntamento eÌ€ a Colonne di San Lorenzo alle 15,30; a Napoli sfileraÌ€ un corteo che partiraÌ€ da piazza Mancini alle 9,00 e sfileraÌ€ fino a Piazza del gesuÌ€ dove alle 12,00 eÌ€ previsto un concerto; a Palermo i precari sfileranno in corteo, a partire dalle 17,00, da Piazza Indipendenza fino a Piazza Bologni. Ma manifestazioni son previste in oltre 29 cittaÌ€ italiane e in due cittaÌ€ estere: a Bruxelles e a Washington Dc. Alla mobilitazione hanno aderito intellettuali e musicisti, attori e scienziati. Da Franca Rame e Dario Fo a Daniele Silvestri, dal sociologo Luciano Gallino alla scrittrice Silvia Avallone, dall’astrofisica Margherita Hack ad Ascanio Celestini. E poi, ancora: Michele Serra, Valerio Mastandrea, Jasmine Trinca, Dario Vergassola, Sabina Guzzanti, Moni Ovadia, Paolo Rossi. Gi organizzatori hanno ricevuto una sponda insperata dalla Conferenza Episcopale Italiana che, per voce del cardinale Angelo Bagnasco, ha dichiarato: «Ci si augura che il precariato sia sempre una fase estremamente transitoria, il piuÌ€ possibile breve per poter diventare lavoro a tempo indeterminato e per dare anche la possibilitaÌ€ di un futuro, di un progetto di vita». Il premier «Berlusconi umilia i giovani ed il Paese»: il comitato «Il nostro tempo eÌ€ adesso», ha cosiÌ€ risposto alle parole del presidente del Consiglio che invita i giovani a guardare al futuro con «il sole in tasca». «Davvero pensa che il Milan e suoi successi personali siano da prendere ad esempio per i giovani italiani? Il 30% di disoccupazione giovanile, i 2 milioni di giovani che non studiano non lavorano e non si formano, l’esercito di lavoratori precari rimasti senza lavoro e senza reddito con la crisi economica possono avere il sole in tasca?», domandano. «Ci ha umiliati e trascinati in un baratro di povertaÌ€ e disoccupazione», dicono.

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