E’ un professore di Harvard il successore politico del Dalai Lama

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DHARAMASALA – Lobsang Sangay, un ricercatore dell’Università  di Harvard è il nuovo primo ministro (Kalon Tripa) del governo tibetano in esilio dopo aver vinto le elezioni a suffragio diretto organizzate il 20 marzo scorso. Lo riferiscono fonti vicine al Dalai Lama a Dharamsala.

Il neo eletto premier, che ha 43 anni, ha superato altri due aspiranti alla carica che assume particolare importanza dopo che lo stesso Dalai Lama ha rinunciato alle responsabilità  politiche conservando solo la funzione di guida spirituale.

Sabgay ha ottenuto il 55% dei 49.189 voti espressi in oltre 30 paesi, sui 83.399 registrati, superando agevolmente Tethong Tezin Namgyal, laureato della Standford University, e Tashi Wangdi, rappresentante tibetano a Bruxelles, New Delhi e New York. Tethong Tezin Namgyal ha ricevuto il 37,4% delle preferenze, mentre Tashi Wangdi, che ha occupato una decina di portafogli ministeriali in seno al governo in esilio negli ultimi anni, ha ottenuto appena il 6,4%.

Nella prima reazione dopo aver appreso i risultati del voto, Sabgay ha detto fra l’altro ai tibetani in esilio: “Il vostro ampio sostegno è emozionante, ed io farò quanto mi è possibile per non deludere le vostre aspettative”. “Rivolgo un appello – ha concluso – a tutti i tibetani ed agli amici del Tibet ad unirsi a me nello sforzo comune per alleviare le sofferenze dei tibetani nel Tibet occupato e per permettere il ritorno di Sua Santità  nel posto a cui ha diritto: il Palazzo di Potala”. Sangay, nato da una famiglia di esuli nel nord-est dell’India, non ha mai visitato la sua patria.


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