Da Gaza missile su uno scuolabus giornata di guerra con Israele
GERUSALEMME – Volevano la strage le Brigate Ezzedin al Qassam quando ieri pomeriggio hanno sparato dalla Striscia di Gaza un sofisticato razzo anticarro contro uno scuolabus israeliano. Il pullman è stato sventrato dal missile mentre stava portando al kibbutz di Nahal Oz, che è proprio sul confine della Striscia, l’ultimo studente del giro, un ragazzo di 16 anni rimasto gravemente ferito insieme al conducente. Un tiro al bersaglio del braccio armato di Hamas per una strage sfiorata solo per un pugno di minuti, dal bus erano scesi alla fermata precedente altri 30 ragazzi. Poco dopo dalla Striscia sono partiti altri colpi di mortaio e mentre suonavano le sirene di allarme nelle cittadine israeliane circostanti con gli abitanti in fuga verso i rifugi, è partita la rappresaglia militare. Caccia F-16, elicotteri da combattimento Apache, fuoco con le batterie di artiglieria, sono stati la reazione immediata e per Gaza è stata un’altra giornata di guerra. La battaglia è durata ore, intervallata da brevi pause: con le prime ritorsioni dell’artiglieria e degli elicotteri israeliani; poi una nuova pioggia di razzi e colpi di mortaio dalla Striscia. I gruppi integralisti hanno sparato anche due missili Grad intercettati per la prima volta in volo, alle porte della città costiera di Ashkelon, da una batteria del neonato sistema anti-missile “Iron Dome”. Poi in serata una nuova ondata di raid aerei su Gaza City e dintorni. Cinque le persone uccise e una trentina le altre ferite nell’enclave palestinese. Quattro nella cittadina sul confine con l’Egitto a Rafah, nella zona dell’ex aeroporto Arafat. La quinta vittima è un anziano palestinese colpito a Gaza City. Nella Striscia, fra gli obiettivi colpiti dagli F-16 con la Stella di Davide, si segnalano installazioni del braccio armato di Hamas e di altre fazioni radicali. Fazioni che avevano giurato vendetta dopo la recente “esecuzione mirata” di due miliziani di spicco in un’incursione aerea israeliana dopo i continui lanci di missili dalla Striscia nelle settimane precedenti. Sono oltre centocinquanta i missili sparati dalla Striscia dall’inizio di quest’anno. I miliziani integralisti hanno armi nuove di zecca; stock arrivati nella Striscia attraverso i tunnel del contrabbando che passano sotto il confine con l’Egitto. Dopo la caduta di Mubarak l’esercito egiziano non è più in grado assicurare il controllo della penisola e grazie ai contrabbandieri beduini a Gaza sono arrivati missili Grad (in gradi colpire le principali città israeliane) e mortai di fabbricazione cinese a media gittata.
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