Arrestato Massimo Ciancimino. “Ha calunniato De Gennaro”

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Agenti del centro operativo Dia di Palermo hanno arrestato a Parma Massimo Ciancimino sulla base di un fermo disposto dal procuratore aggiunto Antonio Ingroia e dei sostituti Nino Di Matteo e Paolo Guido. Ciancimino è accusato di truffa aggravata. Secono la ricostruzione della polizia scientifica avrebbe falsificato un documento, poi consegnato alla magistratura, in cui si faceva il nome dell’ex capo della polizia Gianni De Gennaro, attualmente direttore del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza.

Il figlio dell’ex sindaco mafioso di Palermo, già  condannato per riciclaggio, è testimone in diverse inchieste di mafia tra cui quella sulla presunta trattativa tra Cosa nostra e lo Stato. Martedì prossimo dovrebbe essere sentito come teste al processo che vede imputato l’ex generale del Ros Mario Mori di aver favorito la latitanza del boss Bernardo Provenzano.

LE RIVELAZIONI DI CIANCIMINO JR.

Già  da alcuni mesi, Ciancimino era indagato per un’altra ipotesi di calunnia nei confronti dell’ex capo della polizia De Gennaro. Erano stati i magistrati della Procura di Caltanissetta ad amettere un avviso di garanzia. All’epoca, Ciancimino aveva respinto le accuse. Adesso, però, un esame della polizia scientifica lo metterebbe nei guai.

Al centro dell’indagine dei pm di Palermo, gli stessi che per mesi hanno interrogato Massimo Ciancimino nell’ambito dell’indagine sulla trattativa fra mafia e Stato, c’è la fotocopia di un foglio manoscritto, che era stato consegnato dal testimone nel luglio scorso: contiene un elenco di nomi di personaggi delle istituzioni, e poi anche un misterioso cognome, “Gross”, preceduto dalle iniziali “F.C.”. In quel biglietto, una freccia collega “Gross” a un altro cognome, “De Gennaro”, appunto.

Secondo la polizia Scientifica, la parola “De Gennaro” sarebbe stata prelevata ad arte da un’altra lettera di Vito Ciancimino e inserita accanto al cognome “Gross”.

LA SCHEDA Un personaggio scomodo Il ritratto

“Sono sereno e certo di poter chiarire tutto domani nel corso di un interrogatorio”, ha detto Ciancimino prima di essere arrestato. Gli agenti della Dia l’hanno bloccato mentre era in auto con i familiari, diretto in Francia, per trascorrere le vacanze pasquali. “Mi si contesta la falsificazione di un documento sugli oltre 250 consegnati ai magistrati – ha aggiunto – Ho sempre detto di non conoscere l’origine del materiale che fornivo alle Procure. Non comprendo però il fatto che mi venga contestato il pericolo di fuga visto che ho sempre collaborato e nei prossimi giorni sarei tornato a Palermo per essere sentito dai magistrati. Certo, oggi saranno in tanti gioire”.

Le dichiarazioni di Massimo Ciancimino sono alla base di un’altra delicata indagine della Procura di Palermo, quella che riguarda il ministro dell’Agricoltura Saverio Romano, accusato di corruzione aggravata.

LE ACCUSE A ROMANO


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