“Silvio è buono, ma ha troppe donne attorno io resterò in politica, voglio la Farnesina”
MILANO – Pantaloni rossi e aderentissimo pullover color crema, Nicole Minetti ti guarda di sottecchi, dietro la sua scrivania da consigliere regionale, quando le chiedi di Berlusconi. Poi sembra andare in automatico: «Affascinante, molto generoso, uno che mantiene sempre le promesse». Ma un difetto, uno solo, ce l’avrà anche lui, no? «Troppo impegnato. E con troppe donne attorno che lo corteggiano». Sembra che lei questo difettuccio l’abbia un po’ assecondato, nel suo ruolo di procacciatrice di ragazze… «Ma come si permette? Nessuna delle ragazze che compaiono nelle intercettazioni è stata presentata da me al presidente. Ci si ritrovava a cena, con Silvio si era creato un rapporto di amicizia. Era una specie di grande famiglia». I verbali offrono un quadro un po’ diverso. Non crede che la sua immagine sia ormai compromessa? «Sì. Questo per me è ovviamente un problema, che spero di risolvere impegnandomi al massimo nel mio ruolo istituzionale: in Regione io non mi perdo una seduta, mentre Sara Giudice, che ha chiesto le mie dimissioni, in un anno ha partecipato solo sei volte alle riunioni del consiglio di zona in cui è stata eletta». Non ha faticato molto per guadagnarsi un posto in consiglio regionale: listino bloccato, così ha voluto il presidente… «Sono sincera: nella vita ci vuole anche un po’ di fortuna. Ma non c’è nulla di male nell’aiutare una donna giovane che viene dalla società civile e vuole affacciarsi alla politica». Società civile? Consigliere Minetti… «Senta, adesso sta a me dimostrare quello che valgo. Se alla fine del mandato non ci sarò riuscita, mi tirerò indietro. Deve sapere che per le donne quello della politica è un mondo difficile. Essere giovane e carina può essere un handicap». Largo ai giovani. «E alle donne. In tutti i partiti». Chi è il suo modello? «Mariastella Gelmimi. Riesce a conciliare molto bene la famiglia e la politica. E poi è stata la prima donna del Pdl con cui io ho avuto un contatto, ha avuto la sensibilità di capire che ero un po’ in difficoltà quando è venuta fuori questa faccenda: carina, molto carina». E dall’altra parte c’è qualcuno che stima? «Matteo Renzi. C’è bisogno di svecchiare. A destra e a sinistra». Come si immagina tra dieci anni? «Sposata e con tanti figli». Ancora in politica? «Certo. Magari ministro, perché no?». Se la Gelmini è un modello… «Ma io preferirei gli Esteri». Nell’attesa c’è da superare lo scoglio del processo. È possibile che la sua linea difensiva si discosti da quella di Berlusconi? «Lo escludo. È una linea assolutamente affine a quella del presidente». Il suo avvocato Daria Pesce in tv aveva fatto capire il contrario… «E allora lo chieda a lei».
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L’incontro sembra andato bene. D’altronde, Matteo Renzi aveva previsto che si sarebbe tenuto solo per «provare a chiudere». Dunque, forse prenderà corpo anche la riforma elettorale, e questo per il segretario del Pd sarebbe un successo indiscutibile.