La piazza, la sorpresa

Loading

Impressione numero due, dopo aver visto sfilare due terzi del corteo: confermato il primo colpo d’occhio cromatico, ma «il bello, il brutto e il cattivo» del titolo del manifesto di giornata, vale a dire l’acqua, il nucleare e la guerra, è come se si fossero fusi in un sentimento unico, producendo un’inedita contaminazione di pacifismo e ambientalismo. Impressione numero tre, abbandonando la piazza: non si è ascoltato un solo slogan su Berlusconi e sul governo. A ben sentire, nemmeno sull’opposizione. Quasi che il giudizio fosse nei fatti: la legge che privatizza le risorse idriche è opera del Pdl, ma sulla stessa barca ci sono un’abbondante fetta del centrosinistra, Confindustria e una potente lobby trasversale non seconda a quella (altrettanto trasversale) che lavora per il ritorno al nucleare.
Stando così le cose, quante possibilità  ha un ecologismo popolare così diffuso di incidere realmente sulle scelte politiche del nostro Paese? Poche, pochissime, a giudicare dal boicottaggio politico e dal sostanziale silenzio mediatico su questioni che pure coinvolgono milioni di persone. L’unica speranza è che il 12 giugno ci svegliamo con una sorpresa: spiagge vuote e urne piene di sì per l’acqua pubblica e per l’abbandono del nucleare. La piazza di ieri dice che la sorpresa, e non sarebbe la prima volta in Italia, è a portata di mano.


Related Articles

Sangue, tiranni e bugie Le ferite del secolo lungo

Loading

Corrado Stajano in viaggio fra le ombre del ‘900

Dibattito a Milano sui diritti globali 2005

Loading

NULL Conferenza di presentazione del RAPPORTO SUI DIRITTI GLOBALI 2005 promosso da CGIL, ARCI, Antigone, CNCA, Legambiente, Forum ambientalista realizzato

L’Aquila Una città  sospesa tra dramma e speranza Il ruolo (chiave) di giovani e artisti

Loading

Quasi nessuno ha reagito allo stesso modo.
Il 6 aprile 2009 il sole sorse alle 6 e 45. Nelle tre ore e un quarto di buio assoluto che seguirono il terremoto — i superstiti intravidero solo una colonna di fumo rossastro salire dalla città  vecchia —, ognuno si comportò alla sua maniera.

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment