Insorti, presa Ajdabiya, ribelli puntano a Brega

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Parigi e Londra preparano una soluzione politica e diplomatica per la Libia. L’annuncio del presidente francese Nicolas Sarkozy arriva nel giorno in cui si definisce il ruolo della Nato, che da domenica o lunedì, spiega il ministro degli Esteri FrancoFrattini, assumerà  la guida delle operazioni militari contro il regime del rais. ‘Almeno ottomila persone sono morte dall’inizio della rivoltà , dice il portavoce del Consiglio transitorio libico, organo politico degli insorti, che si dicono certi di riuscire a cacciare entro stasera i lealisti da Ajdabiya, 200 km a ovest di Bengasi. Gli Usa e i paesi alleati che pattugliano la no-fly zone hanno lanciato 16 missili Tomahawk con 153 sortite aeree nelle ultime 24 ore. Un funzionario dell’intelligence Usa ad Al Jazira: Gheddafi starebbe trattando un cessate il fuoco in cambio di un’uscita ‘sicura ‘.

TRE FORTI ESPLOSIONI A TRIPOLI, CASERMA IN FIAMME – Tre forti esplosioni hanno scocco nella notte la periferia est di Tripoli ed un sito militare è in fiamme. Lo riferiscono abitanti della zona. “Il quartiere è stato scosso da tre esplosioni consecutive. I vetri delle finestre sono andati in frantumi. Il raid ha colpito una postazione radar, che ha preso fuoco”, racconta un testimone che abita a circa 300 metri dal bersaglio colpito. Diversi siti militari sono situati alla periferia est della capitale libica, bersagliata quotidianamente dai raid della coalizione dall’inizio delle operazioni militari in Libia, il 19 marzo. La coalizione internazionale ha effettuato raid aerei ieri sera sulla città  di Zliten, 160 km a est di Tripoli. Lo ha riferito la tv di Stato libica, “Siti civili e militari sono stati presi di mira dai bombardamenti dell’aggressore crociato colonialista”, ha detto la tv, senza precisare gli obiettivi colpiti. La città  costiera di Zliten si trova una cinquantina di km a ovest di Misurata.

RIBELLI ENTRANO AD AJDABIYA – I ribelli sono entrati ieri sera da est nella città  di Ajdabiya, in mano alle forze leali al colonnello Muammar Gheddafi. Lo riferisce la tv satellitare Al Jazira citando gli insorti. Molti combattenti appartenenti alle forze di Gheddafi sono stati presi in ostaggio dopo una dura battaglia con i ribelli, ha aggiunto la tv. Le forze pro-Gheddafi si trovano adesso posizionati ad ovest di Ajdabiya.

La città  libica di Ajdabiya è caduta stamani nelle mani degli insorti. Le posizioni delle forze pro-Gheddafi alla porta est della città , colpite ieri dai bombardamenti aerei della coalizione, sono deserte. Non restano che delle carcasse di carri armati bruciati. La città , ormai calma, risuona dei clacson dei mezzi degli insorti, che fanno con le dita il segno “V” di vittoria. I governativi avevano ripreso Ajdabiya la settimana scorsa, nel corso della loro controffensiva. La città , 160 km a ovest di Bengasi, è la porta d’accesso alla capitale della rivolta. La sua riconquista da parte dei lealisti era stata giudicata da molti il prologo alla sconfitta definitiva degli insorti. L’avanzata dei governativi è stata però bloccata dall’intervento internazionale, iniziato il 19 marzo.

Dopo aver ripreso il controllo della strategica citta’ costiera di Ajdabiya, gli insorti libici puntano ora verso Marsa el Brega, un importante porto petrolifero piu’ ad ovest. Lo afferma l’inviato di Al Jazira, James Bays. L’inviato ha confermato che le forze di Gheddafi sono pero’ ancora posizionate alle porte di Ajdabiya, ad ovest. ”Le forze di opposizione mi hanno detto che potrebbero esserci alcuni governativi nascosti in citta’, forse dei cecchini, e ci dicono di stare attenti”, ha detto Bays, pur assicurando che Ajdabiya ”e’ solidamente nelle mani dei combattenti dell’opposizione”. ”La strada oltre Ajdabiya e’ aperta e gli insorti stanno affluendo lungo la strada… sono in strada e stanno avanzando”, ha riferito l’inviato.

GHEDDAFI ATTACCA MISURATA, 115 MORTI IN SETTIMANA – Le forze del colonnello libico Muammar Gheddafi continuano ad attaccare Misurata, controllata dai ribelli, mentre è di 115 morti, secondo un residente citato dall’agenzia Reuters, il bilancio delle vittime in città  nell’ultima settimana.

OBAMA, NOSTRA RESPONSABILITA’ AGIRE CONTRO BAGNO SANGUE – “Gli Stati Uniti non possono, e non devono, intervenire ogni volta che c’é una crisi in una parte del mondo”. Lo ha detto il presidente americano Barack Obama nel discorso settimanale. “Ma credo fermamente – ha aggiunto – che quando innocenti sono brutalizzati, quando qualcuno come Gheddafi minaccia un bagno di sangue e quando la comunità  internazionale è preparata ad agire insieme, è nel nostro interesse nazionale agire. E’ nostra responsabilità . E questo”, in Libia, “é uno di questi momenti”.

“Il ruolo delle forze americane” in Libia “é limitato”. Con gli alleati si è deciso che “la responsabilità  della missione passasse dagli Stati Uniti ai nostri alleati e partner della Nato”. Lo ha detto il presidente americano Barack Obama nel suo discorso settimanale. “E’ così che la comunità  internazionale funziona, più paesi, non solo gli Stati Uniti, a condividere la responsabilità  e il costo della pace e della sicurezza”.

a missione in Libia “sta avendo successo”. “Una catastrofe umanitaria è stata evitata e le vite di civili, innocenti uomini, donne e bambini, sono state salvate”. Lo ha detto il presidente americano Barack Obama nel discorso settimanale alla nazione, sottolineando che che gli “americani devono essere orgogliosi delle vite salvate in Libia e dell’operato dei nostri uomini e delle nostre donne in uniforme che ancora una volta hanno dimostrato di difendere i nostri interessi e i nostri ideali”.

TRIPOLI, PRONTA AD ATTUARE ROAD MAP DELL’UA – Tripoli si è detta “pronta ad attuare la road map” proposta dall’Unione africana per mettere fine alle ostilità  in Libia. Lo ha affermato il rappresentante del regime di Muammar Gheddafi ad una riunione dell’organizzazione africana ad Addis Abeba

FARNESINA, FRANCIA-GB? ANCHE ITALIA HA PROPOSTE – ”Anche l’Italia ha le sue idee e le sue proposte, e le fara’ valere nelle sedi opportune e nei prossimi appuntamenti discutendole con i nostri partner”. Lo riferiscono all’ANSA autorevoli fonti della Farnesina commentando l’annuncio del presidente francese Nicolas Sarkozy di un’iniziativa ”politica e diplomatica” franco-britannica sulla crisi libica. ”Qualsiasi soluzione politica ad ogni modo – osservano le stesse fonti – dovra’ necessariamente passare per il consenso dei Paesi Ue, della coalizione e dunque anche dell’Italia”.

SARKOZY,CON GB PREPARIAMO SOLUZIONE DIPLOMATICA – La Francia e la Gran Bretagna stanno preparando “una soluzione politica e diplomatica” per la Libia. Lo ha annunciato il presidente francese Nicolas Sarkozy al termine del vertice Ue.

AL JAZIRA; 007 USA, RAIS TRATTA PER ‘USCITA SICURA’ – Un funzionario dell’intelligence statunitense ha riferito all’emittente televisiva in lingua araba Al Jazira di una “iniziativa” di Muhammar Gheddafi: il rais sarebbe propenso ad accettare un “cessate il fuoco” in cambio di una propria “uscita sicura” dal conflitto libico.

IN MISSIONE NATO ANCHE CONTRIBUTI PAESI REGIONE – La missione della Nato in Libia potrà  contare anche sul contributo dei paesi della regione, con i quali il segretario della Nato Anders Fogh Rasmussen ha in corso “contatti positivi”. Lo ha indicato la portavoce Oana Lungescu a Bruxelles. Il Qatar e gli Emirati arabi erano gia’ impegnati nella missione della coalizione dei volenterosi che dall’inizio della prossima settimana passera’ le consegne di comando sotto la guida dell’Alleanza atlantica. Gli Emirati arabi contribuiscono anche alla missione Nato in Afghanistan. ”Il segretario generale ha avuto ed ha in corso contatti con i paesi della regione che hanno accolto positivamente l’impegno della Nato”, ha detto la portavoce Lungescu. ”Molti di questi paesi sono partner di lunga durata dell’Alleanza e con loro c’e’ un’esperienza di partnership”.

STATO MAGGIORE FRANCIA, OPERAZIONE DURERA’ ‘SETTIMANE’ – Il capo di stato maggiore francese, Edouard Guillaud, ha affermato oggi in un’intervista a radio France Info, che “pensa” le operazioni alleate in Libia si prolungheranno per “settimane” e “spera” che non dureranno “mesi”.

VERTICE UE, PRONTI A SANZIONI SU IDROCARBURI – L’Unione Europea è pronta a formulare e adottare nuove sanzioni contro la Libia, in particolare introducendo misure destinate ad assicurare che gli introiti provenienti da petrolio e gas non finiscano nelle tasche del regime di Gheddafi: i paesi Ue presenteranno proposte in questo senso al Consiglio di Sicurezza dell’Onu. E’ quanto si legge nella bozza delle conclusioni del vertice europeo in corso a Bruxelles.

FRANCIA, DISTRUTTA NELLA NOTTE POSTAZIONE ARTIGLIERIA – ”Un aereo francese ha distrutto una batteria di artiglieria stanotte, con una bomba teleguidata”. Lo ha dichiarato, parlando alla radio France Info, l’ammiraglio Edouard Guillaud, capo di Stato maggiore dell’esercito transalpino. L’installazione, ha precisato, si trovava nei pressi della citta’ di Ajdabiya, 160 km a sud di Bengasi, ”tuttora nelle mani del Comitato libico di transizione”, ma assediata dalle forze di Gheddafi. L’ammiraglio ha poi dichiarato che lo spazio aereo libico e’ ”sotto controllo”. ”Lo abbiamo provato ieri”, ha sottolineato, in riferimento all’aereo di Gheddafi distrutto da caccia francesi dopo un volo sulla zona proibita. ”La coalizione preferisce non colpire piuttosto che correre il rischio di ferire o uccidere civili innocenti” ha sottolineato in conclusione, ma ”nessuno puo’ fare promesse assolute” sull’assenza di vittime collaterali, perche’ ”la guerra e’ sempre uno stato instabile del mondo, e uno stato drammatico, per i militari in primo luogo.

LONDRA, DA CACCIA GB MISSILI SU BLINDATI AD AJDABIYA – Nella notte tra ieri e oggi Tornado britannici hanno lanciato missili su blindati libici che “minacciavano” civili nella città  di Ajdabiya, nell’est del Paese. “Alcuni aerei da combattimento ‘Tornado’, in missione di ricognizione sulla Libia, hanno partecipato la notte scorsa ad un attacco missilistico coordinato contro unità  dell’esercito libico del clolonnello Gheddafi, in appoggio alla risoluzione 1973 del Consiglio di Sicurezza dell’Onu” adottata il 17 marzo scorso. Lo rende noto un comunicato del ministero. “Aerei Tornado hanno lanciato un certo numero di missili Brimstone su veicoli blindati libici che minacciavano la popolazione civile ad Ajdabiya”, continua la nota, senza precisare tuttavia se gli obiettivi siano stati colpiti.


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