Immigrati, Lampedusa sotto assedio Lombardo: tendopoli in Val Padana

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ROMA – Uno sbarramento di navi per accogliere e smistare gli immigrati e un consiglio dei ministri straordinario su Lampedusa. Silvio Berlusconi interviene sull’emergenza sbarchi, quando l’isola è ormai una polveriera pronta a esplodere. Le promesse del premier non rassicurano il governatore della Sicilia, Raffaele Lombardo, che chiede «tendopoli anche in Val Padana e in Piemonte». E mentre prosegue la polemica sui bonus per i rimpatri assistiti, all’orizzonte si annunciano due nuove emergenze: l’apertura della temuta rotta libica (quattro barconi salpati in pochi giorni) e le fughe dai centri di Mineo e Manduria. Intanto i numeri: stando al Viminale, dal primo gennaio di quest’anno 18.501 migranti sono sbarcati a Lampedusa (erano stati 27 nello stesso periodo dell’anno scorso), che ieri ospitava 5.486 persone. «La situazione è un inferno e c’è un serio rischio di epidemia – sbotta il governatore Lombardo – bisogna dire con forza che questa emergenza è frutto di un gestione indecorosa da parte del governo nazionale. Sono mesi che sentiamo parlare di esodo biblico – aggiunge – allora perché non ci si è attrezzati per tempo? Voglio escludere che lo si sia fatto per mero interesse politico o elettorale». Berlusconi prova a rassicurarlo telefonicamente e promette di gestire personalmente l’emergenza, «senza più delegare ad altri», a partire dal consiglio dei ministri straordinario su Lampedusa, che sarebbe convocato per mercoledì. Non solo. Riguardo alla possibilità , prospettata da Lombardo, di accogliere gli immigrati a bordo di navi civili, evitando sbarchi a Lampedusa, per poi smistarli nei centri di accoglienza, Berlusconi assicura di «aver già  trovato un armatore», senza però farne il nome. L’emergenza sbarchi rimbalza intanto nella polemica politica: gli uomini del Carroccio respingono l’idea di Lombardo di «tendopoli in Val Padana» per ospitare i profughi: «Le tendopoli le facciano in Sicilia – ribatte il senatore Piergiorgio Stiffoni – il clima è più consono e simile a quello dei maghrebini». Non solo. Nonostante la bocciatura dalla Lega, il ministro degli Esteri, Franco Frattini, rilancia la proposta di un bonus per il rimpatrio assistito degli immigrati, precisando che «neanche un euro deve uscire dal bilancio dello Stato, ma solo dal bilancio dell’Europa». «Si potrebbe destinare una quota dell’Iva sui consumi – aggiunge il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti – per aiutare i Paesi da cui provengono gli immigrati». Dall’opposizione, Livia Turco, presidente del Forum immigrazione del Pd, punta il dito contro «lo spettacolo indecoroso del governo che, su un tema cruciale come quello dell’immigrazione, continua nell’improvvisazione e continua a dividersi»; mentre il leader Udc, Pier Ferdinando Casini, avverte che «se non appronteremo un piano straordinario, saremo invasi mentre il resto dell’Europa resterà  a guardare». Sul piano operativo, il prefetto Caruso annuncia che «si stanno allestendo a tempo di record altre tendopoli in località  che non riveliamo». Quanto al piano di ripartizione dei profughi sul territorio nazionale, il Viminale conferma che tutte le Regioni ne saranno interessate, ad eccezione dell’Abruzzo e convoca per mercoledì il tavolo con gli enti locali.


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