by Sergio Segio | 30 Marzo 2011 15:59
TORINO – “La Fiat raggiungerà nel 2014 un fatturato di 64 miliardi di euro, quasi il doppio dell’anno scorso, e potrebbe raggiungere i 100 miliardi con Chrysler”. Lo ha detto Sergio Marchionne parlando all’assemblea degli azionisti, “l’ultima della Fiat come l’abbiamo conosciuta finora”. L’amministratore delegato del gruppo ha definito il 2010 un anno “cruciale”, con risultati “decisamente superiori agli obiettivi”, ed ha ripetuto da un lato che presto la quota Fiat in Chrysler salirà al 35% con l’obiettivo di arrivare al 51% entro il 2011; dall’altro che non è in agenda alcuna ipotesi di spostamento della sede legale.
“Confermiamo tutti gli obiettivi per Fiat – ha detto l’ad – che segnerà una forte crescita del business accompagnata da una robusta redditività “. Per il 2011, dunque, i ricavi dovrebbero ammontare a 37 miliardi, mentre il risultato di gestione sarà compreso tra 0,9 e l’1,2 miliardi: “Prevediamo inoltre una crescita sostanziale degli investimenti, in particolare quest’anno a seguito dei progetti per Pomigliano e Mirafiori”. Invariata anche la politica dei dividendi di Fiat Spa che restano “pari al 25% del risultato netto”, ma “con il pagamento minimo di 100 milioni di euro”. Quanto a Fiat Industrial sono attesi ricavi per circa 22 miliardi di euro quest’anno e per quasi 30 miliardi di euro nel 2014 con un tasso medio annuo di crescita dell’8% rispetto al 2010.
Marchionne ha ripetuto le sue convinzioni sui livelli di produttività e il divario “evidente” tra gli stabilimenti Fiat attivi all’estero e quelli italiani, “ben al di sotto della loro capacità produttiva”. Marchionne ha sottolineato che l’utilizzo della rete italiana è al 54% e scende al 37% se si considera la capacità tecnica, in confronto a percentuali del 126 e del 78% rispettivamente negli altri paesi. Marchionne ha poi detto agli azionisti che gli accordi per Pomigliano porteranno alla produzione delle Panda nel secondo o terzo trimestre di quest’anno a 250mila unità rispetto a meno di 20mila del 2010. Quanto a Mirafiori, il progetto per un suv a marchio Jeep e Alfa Romeo porterà nel terzo o quarto trimestre del prossimo anno l’avvio della produzione che si attesterà su 280mila vetture l’anno. Marchionne ha ribadito che entro l’anno cesserà la produzione a Termini Imerese.
Sulle previsioni di vendita, Marchionne ha detto: “Per il 2011 ci aspettiamo un miglioramento generalizzato dei mercati ad eccezione di quelli delle autovetture in Europa la cui performance sarà influenzata dai cali previsti in Italia e Francia. Nonostante ciò – ha aggiunto l’ad – prevediamo che la nostra quota aumenti nel secondo semestre grazie al lancio di nuovi modelli”.
La nuova filosofia del gruppo è stata così riassunta dal presidente John Elkann: “La Fiat torna a fare automobili, solamente automobili. Per fare automobili nel mondo di oggi, dove ci sono più mercati ed esigenze superiori, è importante grande focalizzazione, su più mercati e con più prodotti”. A proposito dell’intesa con Chrysler, Elkann ha ricordato il trisnonno, il senatore Giovanni Agnelli, che “nel 1906 andò per la prima volta a incontrare i costruttori e stabilì un’intesa di lavoro con la Ford”.
Alla fine, l’assemblea ha approvato il bilancio 2010 e la distribuzione agli azionisti di un dividendo lordo di 0,09 euro per azione ordinaria, 0,31 euro per azione privilegiata e 0,31 euro per azione di risparmio che sarà messo in pagamento a partire dal prossimo 21 aprile, con stacco cedola il 18 aprile.
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