Da Dario Fo a Scalfari la sinistra è interventista E Gino Strada resta solo
Nei tempi d’oro si diceva: «pace senza se e senza ma» . Oggi gli ex pacifisti diventati interventisti umanitari nella guerra di Tripoli sono sommersi dai «se» , travolti dai «ma» . Perfino Dario Fo, non più sconvolto dal fragore delle armi, scopre l’interventismo armato e intervistato dall’Unità proclama: «Se non c’era la Francia che partiva in quarta, c’era una strage e staremmo qui a piangere anche sulle nostre responsabilità . Meglio fermi e sottoterra? Non credo, io sto con l’Onu» . Sul Riformista lo storico Silvio Pons, direttore dell’Istituto Gramsci, è quasi irridente: «I pacifisti sono un drappello marginale e sparuto di irriducibili» . Il Pd è altrove. Gli intellettuali nicchiano, eccepiscono, distinguono: niente più fervore arcobaleno. I giornali di sinistra non suonano più le melodie della pace e battono la grancassa dell’intervento. Nel 2003 Eugenio Scalfari, pur non sposando il «pacifismo integrale» , confessò di essere turbato dall’afflato pacifista di Gino Strada: «Il pacifismo integrale (o ideologico come sento dire con schifiltoso disprezzo) è una grande utopia che può muovere la storia o forse ha già cominciato a muoverla» . Oggi Scalfari sente muovere gli aerei della coalizione, non il vento del pacifismo. Gino Strada avrà meno ammiratori in piazza. Annunciano la loro partecipazione alla manifestazione pacifista le cosiddette «gheddafine» le ragazze che nelle visite italiane di Gheddafi venivano convocate dal Colonnello per apprendere le lezioni sull’Islam: «No ai bombardamenti per il petrolio, no al colonialismo» . Per il resto silenzio, isolamento. E tante piroette dal pacifismo al bellicismo. Il neo-pacifismo di destra, quello che irrideva beffardamente le piazze pacifiste ai tempi della guerra contro il massacratore Saddam e oggi trova assurda la guerra contro il massacratore Gheddafi, ha spiazzato tutti. La maggioranza della sinistra parla il linguaggio delle armi. Anche stavolta senza se e senza ma, però a parti rovesciate. Le bandiere arcobaleno sono sbiadite. Non sarà una manifestazione a ravvivarne i colori. E neanche le battute di Dario Fo. La solitudine di Gino Strada.
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