by Editore | 24 Marzo 2011 8:26
MILANO – Mediaset torna all’attacco di Sky: «Siamo di fronte a una sudditanza psicologica degli euroburocrati». Sudditanza nei confronti di Rupert Murdoch, numero uno di News Corp, secondo Fedele Confalonieri, presidente di Mediaset che aggiunge: «La Commissione europea ha autorizzato Sky a partecipare al “beauty contest” per il dividendo digitale. Le autorità italiane hanno espresso una posizione negativa, tutti gli operatori del mercato italiano anche, ma in Europa si ritiene che portare sul digitale terrestre il monopolista del satellite aiuti la concorrenza. È indispensabile indurre il legislatore europeo a ridare il giusto peso ad aziende come la nostra». La questione della gara per l’assegnazione dei nuovi multiplex però è delicata. Se da un lato è vero che alcune società italiane temono l’ingresso di Sky sul digitale terrestre, non è vero che le autorità abbiamo espresso un parere negativo. Almeno non del tutto. Mentre il governo rinvia da tempo la pubblicazione del bando, Antitrust e Agcom hanno preso una posizione chiara: no a Sky sul digitale terrestre con canali a pagamento, sì alla televisione in chiaro «perché aumenterebbe e la struttura pluralistica di un mercato dove i principali operatori, Rai e Mediaset, assorbono la gran parte delle risorse pubblicitarie». Insomma la partita resta delicata, ma Confalonieri è tranquillo: «Viviamo e siamo stimolati dalla concorrenza, non ci saranno problemi». Anche perché il gruppo continuerà a investire: «Il tema della profittabilità per la pay tv non è importante in questo momento», ha chiarito il vice presidente Pier Silvio Berlusconi spiegando che, nel 2011, potrebbe non essere raggiunto il pareggio operativo. Entro l’anno poi partirà un nuovo canale dedicato ai giovani e una rete “all news”. Ma parlando del piano industriale Berlusconi rintuzza l’attacco a Sky: «Sono quelli che meno hanno capito cosa fare sul digitale terrestre. Potrebbero affittare altre frequenze come fanno già con Cielo per lanciare nuovi canali, ma forse temono di portare via clienti alla loro offerta a pagamento». Mediaset, intanto, sta lavorando per aumentare il peso degli abbonati a Premium (oggi 1,9 milioni) a fronte di una crescita delle carte attive in netto rallentamento (4,2 milioni, 60mila più di un anno fa): «A fine anno – prosegue Berlusconi – il fatturato della pay crescerà del 20%», da 700 a 840 milioni. Sul fronte internazionale il Biscione sta poi studiando un nuovo assetto per Endemol sui cui pesano 1,2 miliardi di debiti. Mediaset ha interamente svalutato la propria quota, i soci di Goldman Sachs potrebbero uscire e non è escluso che Cologno (azionista, cliente e creditore del Grande Fratello) voglia consolidare la propria partecipazione.
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