Allarme radioattività reattore 2 Fukushima
La radioattività all’esterno del reattore n.2 di Fukushima ha registrato un balzo, superando quota 1.000 millisievert/ora. Lo rende noto la Tepco. Alti livelli di radiazioni, oltre i 1.000 millisievert/ora, sono stati rilevati nell’acqua accumulatasi fuori dall’edificio della turbina del reattore n.2 della centrale nucleare di Fukushima. Il rilevamento, avvenuto ieri e annunciato oggi dalla Tepco, il gestore dell’impianto, solleva nuove preoccupazioni sul fatto che le sostanze radioattive possano già essere finite nell’ ambiente circostante, incluso nel vicino mare. “Abbiamo trovato quest’acqua accumulata fuori dalle condutture della camera sottostante alla turbina, con un livello di radioattività oltre i 1.000 millisievert/ora”, ha spiegato un portavoce della Tepco. Le condutture in questione distano 60 metri appena dal Pacifico e il deflusso delle acque contaminate potrebbe essere finito sulla riva. Anche fuori dai reattori n.1 e n.3 sono stati trovati livelli di radioattività nell’acqua, ma molto più bassi.
GOVERNO BACCHETTA TEPCO SU RADIOATTIVITA’ – L’errore fatto ieri da Tepco sulla radioattività è “inaccettabile”. Il capo di gabinetto Yukio Edano bacchetta l’utility che gestisce l’impianto nucleare di Fukushima per aver prima annunciato radioattività al reattore n.2 maggiore di 10 milioni di volte alla norma, per poi correggere il tiro e parlare ‘solo’ di 100.000 volte. “Anche se l’enorme lavoro di chi lavora sul sito può aiutare a spiegare l’errore, c’é da considerare che la verifica delle radiazioni è una condizione importante per la sicurezza: questo tipo di errore è assolutamente inaccettabile”, ha spiegato Edano. Tepco, dopo l’annuncio fatto in mattinata, è stata costretta dall’Agenzia per la sicurezza nucleare a rifare le analisi per i valori abnormi dichiarati. La compagnia ha prima ammesso incongruenze, fino alla diffusione di nuovi dati comunicati in tutta emergenza in una conferenza stampa a notte fonda.
SCOSSA DI 6,5 RICHTER – Una scossa di magnitudo 6,5 sulla scala Richter è stata avvertita nel nord est del Giappone al largo dell’isola di Honshu, secondo il sito dell’Istituto americano di geofisica (Usgs). La scossa è stata registrata alle 07:23 locali (le 00:23 in Italia). L’epicentro, secondo l’Usgs, é stato localizzato a una profondità di 10 chilometri a 133 chilometri al largo di Sendai, la città semidistrutta dal sisma di magnitudo 9 e dal successivo tsunami che avevano investito il Giappone l’11 marzo scorso. Non ci sono al momento notizie di vittime o danni dopo la nuova scossa di 6,5 Richter che oggi ha colpito il nord-est del Giappone, stando a quanto riferisce sul suo sito web l’agenzia nipponica Kyodo
RADIOATTIVITA’ PER PARZIALE FUSIONE – Il governo giapponese ritiene che l’acqua altamente radioattiva al reattore n.2 della centrale nucleare di Fukushima sia dovuta “alla parziale fusione delle barre di combustibile” che il capo di gabinetto, Yukio Edano, definisce come fenomeno “temporaneo”. E’ di 1.150 volte superiore alla norme il livello di iodio radioattivo misurato in mare a 30 metri dai reattori 5 e 6 della centrale nucleare giapponese di Fukushima. Lo ha annunciato oggi l’Agenzia giapponese per la sicurezza nucleare. Il tasso di iodio-131 di fronte ai reattori 1 e 4, i più danneggiati dal sisma e dallo tsunami dell’11 marzo, è stato misurato ieri in circa 2.000 volte la quantità normale.
CONTAMINATA ACQUA STAGNANTE EDIFICIO TURBINA –La radioattività misurata in prossimità del reattore 2 della centrale nucleare di Fukushima 1 proviene dall’acqua stagnante raccolta alla base dell’edificio che ospita la turbina. Lo rende noto nel suo sito l’Agenzia giapponese per la sicurezza nucleare e industriale (Nisa). I valori elevati comunicati oggi dal gestore della centrale, la Tepco, confermano ulteriormente la parziale fusione del nocciolo del rattore 2. L’acqua che arriva nella turbina proviene infatti dal circuito di raffreddamento del nocciolo, spiegano esperti italiani. Questo accade perché in condizioni normale il valore prodotto dal reattore alimenta la turbina, per poi condensare e tornare nel circuito di raffreddamento. Il fatto che sul pavimento dell’edificio della turbina si trovi acqua proveniente dal circuito di raffreddamento (ora contaminata a causa della parziale fusione del nocciolo) farebbe pensare ad una perdita.
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