Stop a tasse per terremotati, proroga di 6 mesi ma oggi in piazza torna la protesta degli aquilani
L’AQUILA – «La città è un morto che cammina…», anche se «l’altro terremoto», «quello economico» – come denuncia da giorni il sindaco Massimo Cialente – almeno per adesso non ci sarà . «Ma è solo rimandato… « spiega rammaricato il primo cittadino. A scongiurare la seconda «scossa fatale» è stato il Governo che ieri, in serata, ha reso noto che prorogherà per altri sei mesi la sospensione delle tasse per le aree del cratere: fino a gennaio 2011. Una decisione in extremis, a poche ore dalla manifestazione di protesta che si svolgerà , comunque, oggi pomeriggio nella città devastata dal sisma. Un corteo al quale nel corso dei giorni hanno annunciato l’adesione decine tra movimenti, associazioni, partiti, comitati, sigle sindacali e anche la curia arcivescovile.
Ma se il colpo mortale per l’economia della città per ora è stato scongiurato, resta comunque uno «sciame» di segnali: l’Inps che chiede il versamento dei contributi fino ad oggi congelati in una unica soluzione, la disoccupazione alle stelle, il commercio paralizzato, i rimborsi dell’emergenza non pagati per carenza di fondi, il pedaggio autostradale tra i più cari d’Italia, e la ricostruzione – unica fonte di reddito del territorio – affidata in buona parte a ditte arrivate da fuori regione. «All’Aquila è tutto fermo, lavorano solo i cantieri della ricostruzione del Governo che muovono cemento che arriva da lontano» spiegano dal comitato di protesta 3e32.
Ieri però, la reazione dell’Esecutivo nazionale c’è stata. Una proroga richiesta a gran voce anche dallo stesso presidente della Regione Gianni Chiodi (membro del direttivo nazionale del Pdl), molto critico con la manovra fiscale – voluta dal ministro dell’Economia Giulio Tremonti – che chiedeva ai cittadini dell’area del terremoto di tornare a pagare le tasse (vecchie e nuove) tra meno di quindici giorni. Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta, ha annunciato che sarà ritoccata a favore dell’Abruzzo, con un emendamento che vale 600 milioni di euro.
«Avevo detto che prima del 16 giugno avremmo dato una risposta ai cittadini abruzzesi e lo abbiamo fatto» ha annunciato Letta «abbiamo applicato la strategia dei piccoli passi».
Ad oggi sono 53.515 i terremotati assistiti (48.409 per il Comune dell’Aquila e 5.109 per gli altri 36 paesi del cratere sismico): 25.664 beneficiari del contributo di autonoma sistemazione; 18.647 alloggiati tra Progetto C. A. S. E., MAP e affitto; 3.484 in strutture ricettive e 614 nelle caserme.
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