Istat. Retribuzioni: in un anno +3,6%
Le retribuzioni di fatto sono cresciute nel primo trimestre del 2010 del 3,6% sul primo trimestre del 2009 e dello 0,7% sul trimestre precedente. Lo comunica l’Istat ricordando che nel primo trimestre di quest’anno il tasso di inflazione Nic è stato pari all’1,3% e che l’indicatore si riferisce a unità di lavoro equivalenti a tempo pieno (Ula) e al netto della Cig. E riguarda gran parte del settore privato, ad eccezione dell’agricoltura e del comparto pubblico.
Tra gli incrementi tendenziali, particolarmente marcato è quello nel settore dell’estrazione di minerali da cave e miniere (più 15%) a causa, principalmente, dell’erogazione di consistenti incentivi all’esodo in alcune grandi aziende. All’opposto, si segnala una variazione tendenziale negativa nel settore delle fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (meno 2,5%), dovuta alla riduzione, rispetto un anno prima, della medesima componente degli incentivi all’esodo. All’interno del terziario, la crescita tendenziale delle retribuzioni più elevata si è manifestata invece nel settore delle attività finanziarie e assicurative (+5,8%).
Complessivamente, l’aumento su base annua delle retribuzioni di fatto è dovuto – spiega l’Istat – al +4,1% registrato nell’industria e al 3,2% segnato nei servizi.
Inoltre, fa sapere sempre l’Istat, gli oneri sociali per unità di lavoro equivalenti a tempo pieno hanno registrato un aumento tendenziale nel primo trimestre 2010 pari al 3,4%, mentre su base mensile la crescita è stata dello 0,5%. Quanto ai costi del lavoro, per Ula, il rialzo è stato del 3,6% sul primo trimestre 2009 e dello 0,7% sul trimestre precedente.
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