by Sergio Segio | 15 Giugno 2010 11:39
ROMA – L’Italia presenta cifre molto basse rispetto ad altri paesi dell’Unione Europea, in termini sia assoluti che relativi. Lo rivela il rapporto 2009 dell’Unhcr, pubblicato oggi. A titolo di comparazione, la Germania accoglie quasi 600 mila rifugiati e il Regno Unito circa 270 mila, mentre La Francia e i Paesi Bassi ne ospitano rispettivamente 200 mila e 80 mila. In Danimarca, Paesi Bassi e Svezia i rifugiati sono tra i 4 e i 9 ogni 1.000 abitanti, in Germania oltre 7, nel Regno Unito quasi 5, mentre in Italia appena 1 ogni 1.000 abitanti. Il numero di nuove domande di asilo nel mondo è cresciuto di circa un milione. Il Sud Africa è lo stato che lo scorso anno ha ricevuto il maggior numero di domande di asilo: 220 mila.
In Italia nel 2009 sono state presentate circa 17 mila domande d’asilo, quasi la metà rispetto all’anno precedente (circa 31 mila). La diminuzione può essere anche attribuita alle politiche restrittive attuate nel Canale di Sicilia da Italia e Libia, fra cui la prassi dei respingimenti in mare. Il netto calo delle domande di asilo in Italia dimostra come i respingimenti anziché contrastare l’immigrazione irregolare abbiano gravemente inciso sulla fruibilità del diritto di asilo in Italia. Il Rapporto statistico si occupa anche degli apolidi. Si stima che alla fine del 2009 gli apolidi nel mondo fossero 6.6 milioni sebbene stime non ufficiali parlano di cifre che arrivano ai 12 milioni. Per quanto riguarda il reinsediamento – meccanismo attraverso il quale i rifugiati ospitati in un paese di asilo, tendenzialmente un paese in via di sviluppo, vengono trasferiti in un altro stato, generalmente un paese industrializzato – nel 2009 l’Unhcr ha proposto il reinsediamento per 128 mila persone, il numero più alto negli ultimi 16 anni.
Alla fine del 2009 112.400 persone sono state accettate per il reinsediamento in 19 paesi fra i quali USA (79.900), Canada (12.500), Australia (11.100), Germania (2.100), Svezia (1.900) e Norvegia (1.400). Il principale gruppo di reinsediati sono stati i rifugiati di Myanmar (24.800), Iraq (23mila), Bhutan (17.500), Somalia (5.500), Eritrea (2.500) e Repubblica Democratica del Congo (2.500). Nel corso dell’ultimo decennio almeno 1.3 milioni di rifugiati hanno ottenuto la cittadinanza del paese ospitante, più della metà dei quali negli Usa.
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