In fuga dalle guerre 43 milioni di persone: solo 251 mila rimpatriate

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ROMA – Sono 43,3 milioni, secondo il rapporto statistico annuale dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (Unhcr), – “Global Trends 2009” – pubblicato oggi, le persone costrette alla fuga da guerre e persecuzioni alla fine del 2009. Si tratta del numero più alto dalla metà  degli anni novanta. Allo stesso tempo, il numero di rifugiati rientrati spontaneamente a casa è il più basso degli ultimi venti anni. Il rapporto evidenzia come il numero complessivo di rifugiati, 15,2 milioni, è rimasto relativamente stabile. I due terzi di questi sono persone di competenza dell’Unhcr, il terzo rimanente rientra nelle competenze dell’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati Palestinesi (Unrwa). A causa del persistere dei conflitti, più della metà  dei rifugiati di competenza dell’Unhcr si trovano in situazioni di esilio protratto.

“Non ci sono segnali che facciano presagire una soluzione per i principali conflitti in corso, come quelli in Afghanistan, Somalia e nella Repubblica Democratica del Congo”, ha detto l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati Antà³nio Guterres. “Quei conflitti che sembravano essere risolti o per i quali una soluzione si stava affacciando all’orizzonte, come quelli nel sud Sudan o in Iraq, sono tuttora stagnanti. Di conseguenza, il 2009 non è stato un anno positivo per i rimpatri volontari. Ed effettivamente è stato il peggiore negli ultimi venti anni”. Secondo il rapporto Unhcr solo 251 mila rifugiati sono rientrati nelle loro case nel 2009, laddove la media annuale nell’ultimo decennio si aggirava sul milione di rimpatriati.

“La maggior parte dei rifugiati nel mondo sono in esilio da cinque o più anni. E dato che sono pochi i rifugiati che possono tornare a casa, questa proporzione crescerà  inevitabilmente,” ha aggiunto Guterres, riferendosi ai 5,5 milioni di rifugiati di competenza dell’Unhcr in situazioni di esilio protratto. La percentuale di sfollati, persone in fuga dai conflitti all’interno del proprio paese, è cresciuta del 4%: alla fine del 2009 gli sfollati interni erano 27.1 milioni. Quest’aumento è dovuto principalmente al perdurare dei combattimenti nella Repubblica Democratica del Congo, in Pakistan e Somalia. Il rapporto evidenzia inoltre come sempre più rifugiati vivano in aree urbane, principalmente nei paesi in via di sviluppo, a sfatare il luogo comune secondo il quale ci sarebbe un’invasione di rifugiati nei paesi industrializzati.

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