Ge-Interbanca sblocca l’impasse Italtel impegni maggiori da Cisco e Telecom

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MILANO -Telecom Italia e Cisco fanno un ulteriore sforzo per venire incontro alle esigenze delle banche e ottenere così il via libera per il salvataggio di Italtel. Dopo una lunga trattativa durata oltre un anno, non solo i due soci industriali si sono messi le mani in tasca per ricapitalizzare l’azienda, ma hanno anche acconsentito a siglare nuovi contratti di fornitura o dilazionare il pagamento delle fatture già  scadute.

Telecom Italia ieri si è infatti impegnata a versare 35 milioni dentro Italtel e a sottoscrivere con l’azienda contratti di fornitura per quattro anni, uno in più rispetto agli accordi originali. E così fino al 2013 il gruppo italiano potrà  contare su uno zoccolo duro di fatturato tale da consentire la normale operatività . Cisco, ugualmente si è impegnata a versare 35 milioni dentro Italtel, che in cambio procederà  a rimborsare circa la metà  dei crediti scaduti del gruppo Usa. Cisco a fine 2009 aveva infatti accumulato nei confronti di Italtel fatture non pagate per un ammontare complessivo di 62 milioni. Nell’ambito della trattativa, il gruppo Usa ha inoltre concesso a Italtel una dilazione di pagamento sui restanti 30 milioni di crediti vantati nei confronti della società . E così, anche alla luce del maggiore impegno dei due soci industriali, che sottoscriveranno strumenti partecipativi (preferred share) tali da avere il co-controllo della società , un pool di banche capitanato da Unicredit ha concesso all’azienda che versava in gravi difficoltà  finanziarie nuove linee di credito per 350 milioni. Va detto che in questa trattativa Ge-Interbanca, che proprio oggi dovrebbe firmare l’accordo, ha avuto un ruolo cruciale nell’ottenere da Telecom e Cisco maggiori garanzie che andranno a tutto beneficio della futura Italtel. Lazard è stato invece l’advisor della società  e ha elaborato il piano industriale che mira a mettere l’azienda in sicurezza per poter attrarre nuovi soci industriali. Nell’ambito dell’accordo con le banche è stato inoltre previsto che alla fine del 2012, Italtel si sottoporrà  a una revisione del piano industriale da parte di un advisor indipendente che dovrà  verificare gli obiettivi raggiunti. Entro il 2012 il gruppo dovrà  trovare un proprio equilibrio finanziario, perché a quel punto avrebbe solo altri 12 mesi di fatturato garantito nei confronti di Telecom. Infine le deleghe della nuova Italtel saranno affidate a Stefano Pileri, ex responsabile della rete di Telecom, ma anche le banche avranno diritto a una rappresentanza nel consiglio e potranno vigilare sull’operato della società .


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