by redazione | 29 Marzo 2007 0:00
(Unimondo.org, giovedì, 29 marzo, 2007)
Giunto all’ottava edizione, il World Social Agenda[2] sceglie anche quest’anno Padova per parlare dei paesi in via di sviluppo: dopo “L’Altr’Africa: il G8 delle donne[3]” nel 2004, “AmericAmeriche[4]” nel 2005 e “La via asiatica[5]” nel 2006, quest’anno la Fondazione Fontana, organizzatrice dell’evento assieme al Consorzio Etimos, Civitas, il liceo artistico Modigliani di Padova, Unimondo e Banca Popolare Etica, propone una riflessione sulla realtà dei paesi dell’Est Europa che sono da poco (alcuni nel 2004, altri quest’anno) o non ancora entrati a far parte dell’Unione Europea e che negli ultimi anni hanno subito rapidi cambiamenti e profonde trasformazioni. Un tema, questo, che tocca da vicino la città di Padova, dove gli immigrati provenienti dall’Europa orientale costituiscono la comunità di stranieri più consistente (30 per cento i rumeni e 33,6 per cento i moldavi, in base al “Dossier statistico sull’immigrazione 2006” di Caritas e Migrantes). World social agenda, che si distingue per riuscire a parlare del “lontano” attraverso le voci di coloro che vi provengono, anche quest’anno propone una maratona di appuntamenti che abbracceranno e coinvolgeranno Padova. A cominciare dalla mostra “Attraverso l’Europa[6]”, esposizione di scenografie realizzate dagli studenti del liceo artistico Modigliani che sarà allestita in tre piazze del centro: a Prato della Valle una piramide di detriti ricorderà il disastro di Chernobyl, in viale Perlasca si commemorerà la caduta del muro di Berlino e nella Loggia di piazza dei Signori la guerra nei Balcani. L’inaugurazione avverrà il 26 aprile, giornata in cui ricorre l’anniversario dell’esplosione di Chernobyl, e la mostra sarà visitabile fino al 6 maggio. Il 27 aprile sarà invece la giornata conclusiva del percorso didattico di lettura e scrittura che ha coinvolto oltre 300 studenti padovani nella riflessione sull’Est europeo: nella mattinata al cinema Mpx incontreranno Giulio Mozzi, noto scrittore, e Jergovic Miljenko, autore del fortunato romanzo “Le Malboro di Sarajevo”. Il 3 maggio sarà quindi la volta della conferenza “Oltre l’Integrazione”, incentrato sul tema dell’intercultura, presso il liceo Modigliani. Ma il momento clou della manifestazione sarà, come ogni anno, la conferenza internazionale: intitolata “Quale Europa: tra EUforia ed EUfobia?”, si svolgerà il 4 maggio presso Civitas[7], la fiera del Terzo settore. Sono state invitate tre protagoniste femminili dell’Est europeo per parlare di passato, presente e prospettive future dei loro paesi. A rappresentare l’Europa di domani ci sarà Radmila Zarkovic, bosniaca, presidente della Cooperativa agricola Insieme di Brutanac (cittadina al confine tra Bosnia e Serbia), impegnata nel favorire la ripresa economica dell’area dopo la guerra. Monika Bulaj, antropologa, fotografa e giornalista polacca rappresenterà invece l’Europa di ieri a 25. Renate Weber, politologa ed attivista romena, ex consigliere del Presidente della Repubblica, porterà l’UE odierna, a 27. Modererà l’incontro Patrizia Messina, docente di Scienza Politica all’Università di Padova e esperta di politiche europee per lo sviluppo locale. Parteciperà alla conferenza anche il Duo Bubesapràvie con un repertorio di musica balcanica. Ancora due importanti incontri sull’Europa dell’Est, infine, il 5 maggio in collaborazione con Veneto Responsabile: la conferenza “Cooperazione e internazionalizzazione responsabile” nella mattinata a Civitas per discutere il fenomeno della delocalizzazione delle imprese italiane ad Est, ed il 7 maggio alle 20.45 presso la Sala Fronte del Porto (Via Santa Maria Assunta) la prima tappa del cineforum “Acqua senza Confini” promosso da Associazione per la Pace, A.C.S. e Quartiere 4 con la proiezione Danubio: l’Europa si incontra e la partecipazione in sala di Michelle Nardelli (Osservatorio dei Balcani). |
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