Parigi: documento sui bambini soldato

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Un insieme di misure per impedire il reclutamento dei bambini soldato approvate da 58 paesi nell’ambito dei lavori della conferenza internazionale ‘Liberiamo i bambini della guerra’

(Vita.it, 6 febbraio 2007)

Secondo giorno a Parigi per la conferenza internazionale sui bambini soldato. Copresieduta dal ministro degli Esteri Philippe Douste Blazy e dalla direttrice generale dell’Unicef, Ann Veneman, questa conferenza è la prima a riunire l’insieme degli attori coinvolti: dai paesi toccati dal fenomeno, ai lavoratori sul campo, ai rappresentanti delle forze di pace e dei paesi donatori, generalemente europei.

La conferenza di Parigi raccoglie rappresentanti di 60 governi, diverse agenzie delle Nazioni Unite, numerose ONG. E qui l’UNICEF ha presentato una nuova carta di principi (I principi di Parigi). Nel corso di questa due giorni di incontri, i partecipanti cercheranno di elaborare una qualche strategia per eliminare lo sfruttamento dei bambini a fini bellici.

Sono infatti oltre 250mila i bambini soldato che continuano ad essere costretti a combattere in almeno 13 stati, dall’ Afghanistan all’ Uganda, sebbene siano passati 10 anni da quando a Citta’ del Capo, nel sud Africa, un accordo internazionale promosso dall’ Unicef, ne aveva impedito il reclutamento al di sotto dei 18 anni. Lo ha annunciato ‘Save the children’, l’ organizzazione internazionale per i diritti dei bambini.

I bambini soldato sono costretti a combattere in Afganistan, Burundi, Chad, Colombia, Repubblica Democratica del Congo, Costa d’ Avorio, Myanmar, Nepal, Filippine, Sri Lanka, Somalia, Sudan e Uganda.

Per ‘Save the children‘ 10.000 bambini associati con i ribelli del Lord resistance army sono ancora nelle formazioni militari in Uganda e nello Sri Lanka ne sono stati reclutati 5.000 dal 2001. Bambini di 8 anni sono stati reclutati dalle forze del governo nel Sudan, e piu’ di 8.000 sono ancora usati dai ribelli e dai gruppi di milizie nell’ Africa dell’ ovest. Nella guerra tra le forze governative e quelle delle Corti islamiche in Somalia sono stati reclutati per combattere anche ragazzini di 12 anni.

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