Servizi pubblici, era meglio prima

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Le esternalizzazioni degli ultimi anni hanno determinato un peggioramento delle condizioni di lavoro e un abbassamento della qualità dei servizi. I risultati di un’inchiesta realizzata da Arci, Attac Italia, Rete nuovo municipio e Cgil-Fp



ROMA – Come sono cambiati i servizi pubblici con le privatizzazioni e le esternalizzazioni? E’ migliorata o peggiorata la qualità del servizio offerto? E come sono cambiate nel corso degli anni le condizioni di lavoro dei dipendenti pubblici di questi settori? Sono queste le domande che erano alla base della ricerca-inchiesta nata dalla collaborazione tra diverse associazioni e rappresentanze sindacali. Il risultato è stato un libro (edizioni Ediesse) dal titolo molto chiaro: “15 anni dopo: pubblico è meglio”.

Si tratta infatti di un’indagine sulle trasformazioni avvenute in questo periodo storico curata da vari autori che fanno capo all’Arci, all’Associazione Rete Nuovo Municipio, ad Attac Italia e al sindacato della Funzione pubblica della Cgil nazionale.

Sono stati distribuiti due tipi di questionari indirizzati a due target diversi: il primo (che ha avuto complessivamente 7972 risposte) era indirizzato ai lavoratori di questi settori pubblici (dal trasporto, alla sanità, dagli enti locali, all’Igiene ambientale, passando anche per la gestione pubblica dell’acqua). Il secondo questionario era rivolto invece alle associazioni di cittadini. Le risposte sono state in tutto 285 di cui 53 relative ai servizi degli Enti locali, 45 alla Sanità, 109 all’Igiene Ambientale, 26 al trasporto pubblico locale e 52 nel settore dell’acqua.


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