Eurispes: 10 mln pendenze, 70mila condanne da fare

Loading

Dieci milioni di procedimenti pendenti – 4 milioni civili, 6 milioni penali – ingolfano gli uffici giudiziari italiani

ROMA – Dieci milioni di procedimenti pendenti – 4 milioni civili, 6 milioni penali – ingolfano gli uffici giudiziari italiani. E sono 70 mila le condanne definitive non ancora eseguite. Sono due dei dati di maggior rilievo del capitolo che il rapporto Eurispes dedica al collasso della giustizia.

DURATA – Un processo dura in media 35 mesi in primo grado e 65 mesi in appello ma per una sentenza definitiva si possono anche aspettare dieci anni. Il debito complessivo del ministero della Giustizia ammonta a circa 250 milioni di euro e gli stanziamenti sono scesi in modo drastico: negli ultimi quattro anni i fondi per la gestione ordinaria sono diminuiti del 51,2. L’ Italia – fa notare il rapporto – si distingue per un’ altra anomalia: i quasi 200 mila avvocati, un numero enorme confrontato con i 20 mila del Giappone che ha 120 milioni di abitanti.

INDULTO – Due italiani su tre sono contrari al provvedimento, solo il 14 per cento lo condivide, mentre uno su cinque ignora completamente l’ argomento. Per il 43 per cento non era necessario per risolvere il sovraffollamento; solo il 5,6 lo condivide pienamente. Quanto alle responsabilità politiche, il 41,5 per cento attribuisce correttamente l’ approvazione della legge a maggioranza e opposizione, il resto si divide tra chi chiama in causa il ministro Mastella, chi pensa che sia il frutto delle sole forze di Governo e chi non sa o non vuole rispondere. Nel 2005 oltre l’ 80 per cento delle condanne inflitte risultano pari o inferiori a tre anni di pena o a 10 mila euro di sanzione: questo vuol dire che 4 processi pendenti su 5 commessi entro il 2 maggio 2006 si chiuderanno con un nulla di fatto perché, in caso di condanna, essa sarà interamente condonata. Da più parti – evidenzia il rapporto – si sottolinea “l’ urgente necessità di un provvedimento di amnistia” per evitare l’ inutile celebrazione di migliaia di processi.

L’ ITALIA E L’ UE – Nei paesi dell’ Unione sono quasi 132 mila i detenuti in attesa di giudizio. L’ Italia è al primo posto (20.442) e per quota percentuale su totale (15,5) seguono la Francia (15), Germania (12) e Spagna (10). A colpire sono però i 40 detenuti su cento in carcerazione preventiva che alla prova dei fatti risultano innocenti. Nella classifica della durata della custodia cautelare si va dai 42 giorni dell’ Inghilterra ai 365 della Grecia; l’ Italia è a 175 giorni. In Europa per ogni persona in detenzione cautelare si spendono in media 37 mila euro l’ anno. In Italia il costo annuo per ciascun detenuto è di 32.400 euro.


Related Articles

Campione di rugby s’impicca in cella Giocava in una squadra di serie C

Loading

ROMA — È una tragedia anche per il rugby. Aurel Codrea voleva andare in meta non solo oltre i pali ma soprattutto nella vita, ma non ce l’ha fatta e si è ucciso in carcere.

Minori autori di reato, triplicano gli ingressi in comunità in 10 anni

Loading

Analisi congiunta di Istat e Dipartimento per la giustizia minorile. Oltre 20 mila i minorenni autori di reato presi in carico nel 2011, 1.926 quelli in comunità dove le presenze triplicano in 10 anni. La contrazione di ingressi nei Cpa (-36,4 per cento) dovuta agli stranieri

«Ispiratevi alle città  del Rinascimento»

Loading

La studiosa Kurapovna: «L’Italia nata nell’800 è un modello sbagliato»

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment