Homeless, ”i più a rischio sono gli uomini divorziati”
La notte dei senza dimora. Giro notturno tra i bivacchi delle vie del centro di Milano
MILANO – Dormire in piazza è un’impresa. Anche se si ha un sacco a pelo hi-tech e un materassino isolante. Il marmo è duro sotto la schiena, l’umidità entra dalle narici e, nel sonno della città, qualsiasi rumore diventa lancinante. Addormentarsi profondamente è impossibile, bene che vada si può sperare di prolungare più a lungo che si può il torpore di un dormiveglia leggero. Fino all’ennesimo camion della nettezza urbana, alla prossima pattuglia di turno, al bar vicino a te che riapre quando è ancora buio rovesciando in strada sedie e tavolini, a pochi metri dall’ultima illusione di chi voleva dormire, per una notte, come fanno i senza dimora. La scorsa notte è stata la “loro” notte, a Milano e in altre 13 città italiane. Da sette anni, in occasione della Giornata Mondiale della Povertà, il giornale di strada Terre di mezzo organizza la “Notte dei senza dimora”, manifestazione di solidarietà che
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