TERZA ETA`. Rapporto Censis-Repubblica Salute
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(da La Repubblica, GIOVEDÌ, 09 MARZO 2006, Pagina 38 – Cronaca)
Roma, al via stamani il convegno di Repubblica-Salute sulla terza età. I risultati del rapporto Censis
IL RAPPORTO
Liberi, appagati e pieni di amici ecco l´identikit degli over 60
E fra le richieste, più solidarietà, sicurezza e aumenti delle pensioni
Sette intervistati su dieci dichiarano di avere una buona vita sociale
MAURIZIO PAGANELLI
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ROMA – Si sentono utili agli altri, appagati di ciò che hanno realizzato, ora liberi di fare quel che desiderano e con una buona vita di relazione (7 su 10 hanno 4 o più amici), vogliono contare di più, sono impegnati e interessati ai cambiamenti della società anche se delusi dalle risposte delle istituzioni e della politica: è questo il quadro degli over 60 tracciato dal rapporto Censis per Salute-La Repubblica ed al centro del convegno “Terza Età, un mondo da scoprire, una risorsa da valorizzare“, organizzato con Somedia, che si apre stamattina a Roma al complesso Monumentale Santo Spirito in Saxia. Un gran consulto di due giorni, arrivato al sesto anno, a cui ha inviato un messaggio di augurio il presidente Carlo Azeglio Ciampi, e che sarà introdotto dal direttore di Repubblica, Ezio Mauro e di Salute, Gugliemo Pepe. La “fotografia“ del pianeta anziani si articolerà in confronti e aggiornamenti in tema di ricerca, prevenzione e assistenza con interventi dei massimi esperti, dall´immunologo e studioso Claudio Franceschi al neurologo Stefano Ruggieri, dal presidente della Società di Geriatria, Roberto Bernabei, a Michelle Carruba del Centro ricerca obesità. E poi ancora altri docenti universitari, amministratori nazionali e locali (tra cui il sindaco di Roma, Walter Veltroni), rappresentanti di industrie farmaceutiche (il presidente Farmindustria, Sergio Dompé), associazioni, sindacati. «L´efficienza della struttura pubblica è vissuta come fattore vitale che influenza il benessere psico-fisico e lo stato di salute – sottolinea Giuseppe Roma, direttore Censis – e le richieste degli anziani si concentrano sui problemi legati al costo della vita (quasi il 40% che diventa, nel Nord Est il 51,5%), la sanità, le politiche sociali, il fisco e la lotta alla criminalità». Meno sentiti temi come terrorismo, corruzione, etica e diritti. Se in larga maggioranza (61,9%) i 1305 intervistati, campione rappresentativo degli over 60 italiani, hanno la percezione di aver peggiorato le proprie condizioni di vita rispetto a 5 anni fa, a livello sociale per vivere meglio si chiede «maggiore sicurezza nei diversi ambiti, dall´ordine pubblico alle pensioni e al lavoro», «più solidarietà e maggiori relazioni interpersonali». Gli ultrasessantenni che rappresentavano nei primi anni ‘50 il 12,2% della popolazione (e il 26,3% erano bimbi e adolescenti fino a 14 anni), sono oggi un quarto degli italiani (gli under 14 ora rappresentano il 14,2%). E vogliono quindi contare di più nelle scelte, anche e soprattutto politiche, alla vigilia del voto (l´86,2% è certo di andare alle urne), benché avvertano di essere visti «come un peso» dalle istituzioni. Gli over 60 sono interessati o seguono la politica per il 55% degli intervistati a cui va aggiunto un 16,3% di «molto coinvolti»: ma la politica diventa estranea nel 23,6% dei casi. Voglia di partecipazione con richieste chiare: aumentare le pensioni più basse, migliorare la qualità delle strutture sanitarie, controllare i prezzi, sviluppare i servizi per i non autosufficienti. E sul fronte personale, quale futuro? «Starmene tranquillo senza avere troppi impegni», «aiutare figli e nipoti» le risposte più frequenti, ma, in parte, anche «dedicarsi ad attività trascurate precedentemente». Si pensa al passato spesso (49,3%) e la sensazione dominante sembra la nostalgia seguita da soddisfazione e appagamento. La Terza età è come ci si aspettava? Il campione qui si divide. Un terzo non risponde, un terzo se l´aspettava così, per poco meno di un terzo è peggio, ma per 1 su 10 è meglio di quanto immaginato da giovane. Atteggiamento ambiguo rispetto al tempo che passa: 4 su 10 si «adattano», quasi 3 su 10 «non ci pensano», uno su dieci ammette ansia o paura. «La vecchiaia fa meno paura se affrontata con spirito di flessibilità e adattamento», conclude il direttore del Censis.
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