by redazione | 31 Marzo 2006 0:00
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(da La Repubblica, VENERDÌ, 31 MARZO 2006, Pagina 39 – Economia)
Rapporto della Guardia di Finanza: nel 2005 sottratti alle casse pubbliche quasi 20 miliardi di euro
Raddoppiata l´evasione fiscale 7.600 gli sconosciuti all´Erario
LUISA GRION
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ROMA – Più di settemila persone, in Italia, non hanno versato nel 2005 un solo euro in tasse. A più di 19 mila lavoratori non è stato riconosciuto nemmeno un euro di contributi. Rispetto all´anno prima, l´evasione fiscale è raddoppiata. Stiamo parlando di cifre ufficiali, di casi «scoperti» dalla Guardia di Finanza, non di stime.
Le Fiamme Gialle hanno presentato ieri il loro rapporto annuale e il quadro che risulta dalle 98 mila verifiche compiute dagli agenti, è desolante: l´anno scorso è stato sottratto al fisco un imponibile di 19,4 miliardi di euro, nel 2004 la quota accertata era rimasta ferma a 10,4 miliardi. E´ quasi raddoppiata anche l´evasione sull´Iva: 4,7 miliardi rispetto ai 2,8 dell´anno precedente. Gli evasori totali «pizzicati» dalla Guardia di Finanza – quelli per i quali la parola fisco non esiste – sono stati 7.613: nella maggior parte dei casi appartengono al settore edile, alla manifattura, al commercio all´ingrosso e al dettaglio. Attività portate a termine senza il versamento di alcuna tassa o imposta. Le inchieste aperte nei loro confronti, in molti casi, hanno avuto anche rilevanza penale, visto che sono oltre 6 mila i soggetti denunciati all´autorità giudiziaria e 5.700 i reati accertati.
Ma le cose non vanno meglio se si passa alle truffe sull´Iva: caso tipico è quello delle cosiddette «frodi carosello», meccanismo messo in piedi attraverso società fantasma che permette di detrarre l´imposta anche in caso di acquisti fatti in paesi europei (la legge non lo consente). Solo nel settore del commercio delle auto, usate e non, sono state denunciate 745 persone, il recupero della tassazione evasa si misurerà su un imponibile di 880 milioni di euro. L´Iva non versata corrisponderebbe a 310 milioni.
La tendenza non cambia se si passa da tasse e imposte non versate ai contributi: le Fiamme Gialle hanno infatti portato alla luce la presenza di oltre 30 mila lavoratori irregolari, 19 mila dei quali non si sono visti versare – lo scorso anno – un solo euro di contributi con risultati devastanti su quelle che dovrebbero essere, un domani, le loro pensioni.
Dal lavoro nero ai falsi: nel 2005, sono stati sequestrati oltre 74 milioni di articoli contraffatti (moda prima di tutto, ma anche prodotti dell´elettronica e giocattoli) e arrestata 589 persone. Regina del «taroccato» si conferma la Campania dove sono stati prodotti quasi la metà degli articoli contraffatti.
Visti i risultati prodotti dalle indagini l´impegno sul territorio è destinato ad aumentare. «Nel 2006 – ha detto il generale Roberto Speciale presentando il rapporto – dedicheremo alla lotta all´evasione il 25 per cento di risorse in più, impegnando ogni giorno 7 mila finanzieri. La collettività ci chiede a gran voce un ulteriore sforzo e la manovra di bilancio muove in questa direzione. Quest´anno collaboreremo con Riscossione spa per far sì che l´imponibile sottratto alla tassazione venga effettivamente incamerata dallo Stato».
La prospettiva di una più serrata lotta all´evasione piace ai sindacati. «Bisogna combatterla, combattere il lavoro nero e portare le risorse dentro lo Stato. Se così fosse non avremmo bisogno di discutere su tasse sì, tasse no» ha detto Savino Pezzotta leader della Cisl. L´Ugl conferma: «Ogni risorsa destinata alla lotta al sommerso e all´evasione è investimento per rilanciare il sistema paese» ha detto la leader Renata Polverini.
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