ISTAT. Italiani, campioni di longevità

by redazione | 23 Marzo 2006 0:00

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(da La Repubblica, GIOVEDÌ, 23 MARZO 2006, Pagina 35 – Cronaca)

Le stime Istat: per gli uomini aspettativa di 83,6 anni, per le donne 88,8. Dal 2014 popolazione in calo

Italiani, campioni di longevità

Nel 2050 la vita media si allungherà di circa 6 anni

ELENA DUSI
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ROMA – Avanzano ancora le frontiere della longevità. Secondo le stime dell´Istat nel 2050 la vita media degli uomini italiani passerà dagli attuali 77,4 anni a 83,6 anni. Per le donne è previsto un salto da 83,3 a 88,8 anni. A bilanciare l´invecchiamento della popolazione contribuirà in parte un lieve aumento delle nascite. Ogni donna darà vita in media a 1,6 figli contro gli attuali 1,3. Nel complesso la popolazione della penisola subirà un calo piuttosto netto, scendendo dagli attuali 58,6 milioni di abitanti a 55,8 milioni. La riduzione non sarà immediata: fino al 2014 la popolazione tenderà ad aumentare, raggiungendo il picco di 59,2 milioni per poi imboccare la china discendente.
I dati annunciati ieri dall´Istituto di Statistica sono solo alcune tessere del quadro dell´Italia che sarà nel 2050. L´indagine completa sarà resa pubblica nel corso del 2006, ma già da ora le previsioni indicano che lo spopolamento della penisola sarà compensato in maniera insufficiente dall´immigrazione, destinata a contribuire con circa 150 mila nuovi arrivi ogni anno.
L´aumento dell´aspettativa di vita è legato, secondo l´Istat, all´adozione di stili salutari e a un buon livello dell´assistenza medica. La scalata verso una vita sempre più lunga tende però a rallentare rispetto al passato. Tra il 1974 e il 2004 l´aumento era stato del 7,6 per cento per gli uomini e del 7,7 per cento per le donne, più ripido se paragonato a quello che ci aspetta da qui al 2050. L´Italia rimarrà comunque uno dei paesi più longevi dell´Unione Europea e fra i primi venti del mondo.
L´aumento della fecondità rimarrà concentrato soprattutto nel nord e nel centro d´Italia. Ma nel complesso l´Italia rimarrà ben al di sotto della media europea, con un rapporto fra giovani e anziani destinato a rimanere assai sbilanciato. Se oggi si contano 138 anziani (persone al di sopra ai 65 anni) per ogni 100 giovani (al di sotto dei 14 anni), nel 2050 secondo l´Istat si arriverà a 264 anziani ogni 100 giovani. La classe degli over 65 passerà dal 19,5 al 37 per cento. Al suo interno, i “grandi vecchi“ che hanno superato la soglia degli 85 anni balzerà dal 2 al 4,7 per cento.

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