Sindacalismo di base: Ridateci la scala mobile
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(il manifesto, 17 Febbraio 2006)
«Ridateci la scala mobile»
Sindacati di base e sinistra radicale propongono il ripristino
Proposte diverse rispetto alla riforma dei contratti e alla politica dei redditi vengono dal mondo del sindacalismo di base, contrario alla concertazione proposta – con toni e contenuti diversi – da Cgil, Cisl e Uil. Con una proposta di legge di iniziativa popolare, quella di ritornare alla scala mobile: ovvero, si parla di reintrodurre un meccanismo automatico di rivalutazione delle retribuzioni. Meccanismo che, lo ricordiamo, fu abolito in Italia dal governo Craxi nel 1984, e un anno dopo fu bocciato il referendum per la sua reintroduzione. La proposta di legge è stata sottoscritta dagli esponenti nazionali di diverse sigle dei sindacati di base come Cib Unicobas, Confederazione Cobas, Cub, Cnl, Rete 28 aprile nella Cgil, Sincobas e Sult. L`iniziativa, che consiste anche in una raccolta di firme, è stata presentata ieri a Roma, e secondo gli organizzatori potrebbe portare ad avere «salari in grado di reggere i colpi del caro-vita, difendere il potere d`acquisto e restituire ai contratti la funzione di redistribuzione della ricchezza prodotta».
«Vogliamo rilanciare un meccanismo di adeguamento salariale – ha detto l`esponente del comitato promotore Paolo Sabatini (Sin Cobas) – che ridia tutela e permetta di parlare di avanzamento salariale. Troveremo forze più consistenti contro di noi ma è una battaglia che vogliamo fare andando nei singoli posti di lavoro. Contiamo di raccogliere più di 50 mila firme, che sono il numero minimo. Sono proposte che partono dal basso, ma che devono avere un riscontro parlamentare». «La campagna elettorale – ha aggiunto Pierpaolo Leonardi (Cub) – proverà a tener fuori i temi del lavoro, ma noi proveremo ad entrarci dentro. Più volte si è parlato dei problemi connessi al caro-vita ma non ci si è mai posto il problema di come combatterlo».
Paolo Ferrero, della segretaria nazionale del Prc, ha spiegato come il programma dell`Unione «vada nella direzione giusta» per la redistribuzione del reddito, ma «non è ancora abbastanza e questa campagna aiuterebbe ancora di più perché ha una valenza sul piano sindacale oltre che politico». Il responsabile del dipartimento lavoro del Pdci Dino Tibaldi ha invece sottolineato quanto sia «importante rivedere il meccanismo di rilevazione dei prezzi di consumo dell`Istat, avendo un paniere che rispecchia i consumo reali dei lavoratori». Sostegno alla campagna per la reintroduzione della scala mobile è stato annunciato da Attac, Pdci, Rifondazione comunista, Socialismo2000, Verdi, associazioni di difesa dei consumatori e degli inquilini tra cui Action, Asia, Unione Inquilini.
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