DIRITTI. Carceri CIA in Europa: L`Italia non risponde

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CARCERI CIA IN EUROPA: L`ITALIA NON RISPONDE ALLE DOMANDE DEL CONSIGLIO D`EUROPA
MA L`AMB. A STRASBURGO HA GARANTITO RISPOSTA ENTRO OGGI

Strasburgo, 22 set. (Adnkronos)-L`Italia e` fra i cinque Paesi del Consiglio d`Europa a non aver risposto nei tempi stabiliti alle domande formulate dal segretario generale del Consiglio d`Europa, Terry Davis, nel quadro dell` inchiesta su presunti carceri segrete e i sequestri di persona da parte della Cia. `L`Ambasciatore italiano mi ha scritto promettendomi una risposta da parte del suo governo entro oggi pomeriggio`, rende noto Martin in un comunicato in cui tiene a `ricordare che non rispondere equivale a infrangere la Convenzione che sostiene la tutela dei diritti umani in tutto il Continente`. Insieme a Italia non hanno rispettato la scadenza di ieri anche San Marino, Belgio, Georgia e Bosnia-Herzegovina.

`L`obiettivo dell`inchiesta era stabilire se gli Stati membri del Consiglio d`Europa, tutti parti contraenti alla Convenzione europea dei diritti dell`Uomo, abbiano mantenuto la loro conformita` agli obblighi previsti dalla Convenzione, in particolare quelli relativi al divieto di tortura, al diritto alla liberta` e alla sicurezza) e al diritto a un giusto processo`, ricorda Davis, precisando di aver inviato lo scorso novembre `un elenco di domande dettagliate ai 46 governi dei paesi membri, chiedendo quali leggi siano state adottate per proteggere gli individui da scomparse forzate, detenzioni segrete e trasferimenti eccezionali verso luoghi dove avrebbero potuto subire torture o essere esposti a trattamenti inumani o degradanti e come queste leggi siano state applicate dal 1° gennaio 2002`. `I governi di 41 paesi hanno risposto entro la data prefissata. L`Italia, San Marino, il Belgio, la Bosnia-Erzegovina, la Georgia, non hanno ancora risposto e pertanto non hanno osservato il loro obbligo giuridico ai sensi dell`Articolo 52 della Convenzione europea dei Diritti dell`Uomo`, ha quindi concluso.

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