SFRATTI. Prorogato il blocco per sei mesi

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(da “La Repubblica” mercoledì 25 gennaio 2006, Pagina 34 – Economia)

Il decreto del governo riguarda solo le grandi città. Per i proprietari esenzione dall´Ici e dall´addizionale Irpef

Stop agli sfratti per altri sei mesi

Blocco prorogato per famiglie disagiate e con anziani invalidi

BARBARA ARDU
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BARBARA ARDÙ
ROMA – Scontenta tutti, proprietari, inquilini e in parte anche i comuni il blocco degli sfratti deciso ieri dal Consigli dei ministri. Sospende per sei mesi le procedure di sfratto, ma solo per chi abita nelle città più popolose. Si applica solo alle categorie più deboli, quei nuclei familiari a basso reddito che ospitino tra le mura di casa un ultrasessantacinquenne, un portatore di gravi handicap o figli minori. Coinvolge anche quelle famiglie che abbiano sostenuto spese mediche per un importo non inferiore a un quarto del reddito annuo netto. E´ stata dunque allargata la platea dei beneficiari. Una modifica questa, chiesta a gran voce dal ministro per la Funzione pubblica Mario Baccini, candidato a sindaco di Roma, città dove sono in corso almeno 4mila sfratti secondo i sindacati degli inquilini. Basta un figlio con meno di tre anni o due minorenni per fermare l´uscita forzata. E ancora, a parità di condizioni disagiate tra proprietari e inquilini, non ci sarà nessun blocco. Non almeno per i prossimi sei mesi, tanto durerà la proroga. Il Sunia, il sindacato degli inquilini ne aveva chiesti diciotto.
Entrano in gioco anche i comuni, che potranno decidere forme di esenzione o riduzione dell´Ici e dell´addizionale comunale Irpef per quei proprietari che decidano di sospendere lo sfratto. «Si è fatto uno sforzo per allargare il decreto a una platea più ampia – ha detto il ministro delle Politiche agricole Gianni Alemanno – tenendo conto non solo degli sfrattati ma anche dei piccoli proprietari». E se per Alemanno si tratta di un intervento «equilibrato» di tutt´altro avviso sono i proprietari. La Confedilizia condanna la proroga che, sostiene, non tiene conto della sentenza della Corte costituzionale che la scorsa estate ha fermato ogni ulteriore blocco. Denuncia la manovra elettorale e si appella al Capo dello Stato. «Il blocco degli sfratti avrà effetti devastanti, sul piano psicologico, in tutta Italia», è scritto in una nota dell´associazione, che accusa l´esecutivo di aver approvato la proroga solo nell´illusione di vincere le elezioni a Roma, la città più colpita dall´emergenza abitativa.
C´era solo la capitale infatti nella prima bozza di decreto dove si parlava genericamente di proroga solo per le città con due milioni di abitanti. Tanto era bastato per far insorgere l´Associazione dei comuni italiani, cui la discriminazione non andava giù. La richiesta dell´Anci era per un allargamento a tutte le aree metropolitane e ai comuni a più forte tensione abitativa. Il compromesso s´è trovato in Consiglio dei ministri. Scontenti anche i piccoli proprietari dellUppi. Freddi i sindacati degli inquilini. «E´ un dietrofront del governo – dice Luigi Pallotta segretario generale del Sunia – che decide una proroga dopo aver dichiarato più volte che non ce ne sarebbero state altre. Il decreto tra l´altro è insufficiente perché non coglie l´ampiezza del disagio abitativo».

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