SANITÀ: Le tre emergenze sanitarie del prossimo anno

by redazione | 1 Gennaio 2006 0:00

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Le tre emergenze sanitarie del prossimo anno

(AGI) – Roma, 1 gen. – L`Hcv in Italia, l`Aids in particolare in Africa e il Plasmodium, il parassita della malaria in tutto il Continente: sono queste le tre grosse emergenze sanitarie, per numero di vittime e costi sociali, del nuovo anno.A lanciare questa sollecitazione e` l`immunologo e direttore del day-hospital del Policlinico Umberto I° dell`Universita` `La Sapienza` di Roma, Francesco Lefoche che chiede al Ministro della Salute, “di predisporre un programma di strategia terapeutica per contrastare la diffusione dell`Hcv: servono risorse e studi per il vaccino, la speranza contro una patologia asintomatica, dalla lunga incubazione (15-20 anni) ma socialmente rappresentativa in Italia“.Difficile quindi quantificare l`incidenza: si stimano in 170 milioni le persone infettate nel mondo, in Italia 7 decessi ogni 100 mila abitanti. “Quella che vediamo e` solo la punta di un iceberg – precisa l`immunologo – tante persone di tutte le eta` possono esser infettate e non saperlo“. L`Hcv si trasmette soprattutto, “con le trasfusioni di sangue e, raramente, con i rapporti sessuali – aggiunge Lefoche – Arginarne la diffusione e` molto complicato pero` non ci si deve rassegnare: la strada da battere per la cura e` la ricerca e lo studio per il vaccino“.Le altre due emergenze riguardano l`Aids e il Plasmodium, il parassita della Malaria. “Per l`Aids disponiamo oggi – evidenzia l`immunologo – di farmaci che agiscono bene e soprattutto di un progetto di ricerca significativo e di una importante strategia: l`immunoterapia messa a punto dalla Ensoli“. Ma bisogna fare di piu`. “Finora abbiamo preso atto della diffusione dell`Aids in molto paesi, l`Afroca in testa dove assistiamo ad un massacro in particolare di bambini: non si puo` aspettare inerti l`apoptosi, ossia – precisa Lefoche – la morte programmata“. Che fare allora? “Favorire le industrie autoctone in quel paese, sviluppare sinergie di forze per una strategia – risponde Lefoche – mirata a ridurre la morte di milioni di persone: una civilta` civile non deve solo prendere atto ma agire“. Terza emergenza il Plasmodium, il parassita della Malaria che trasmessa dalla zanzara anopheles minaccia ben il 40% della popolazione mondiale. “Un programma di intervento mondiale deve muoversi su tre direttrici – chiarisce l`immunologo – la bonifica delle aree paludose; studi mirati e finalizzati all`alterazione del ceppo genetico del parassita per poter modificare la zanzara responsabile della malaria; ricerca di nuovi farmaci sempre piu` efficaci e sempre meno tossici“.Non c`e` dunque un`emergenza aviaria? “Direi proprio di no: il virus va indubbiamente tenuto sotto controllo ma – conclude Lefoche – guai a distrarre forze e risorse da altri settori e campi di ricerca piu` impegnativi“.

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