SANITA` e ANZIANI. Studio dell`Osservatorio Terza età

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(da “la Repubblica”, domenica, 8 gennaio 2006, pagina 18 – Cronaca)

Anziani “parcheggiati“ in ospedale ogni anno sprecati 11 milioni di euro

Secondo l´Osservatorio della Terza Età è la spesa pubblica per i “ricoveri impropri“

ROMA – Ogni anno si spendono 11 miliardi di euro per quelli che vengono chiamati ricoveri impropri. Sono i ricoveri che si potrebbero evitare, degenze in ospedale che fanno spendere allo Stato una cifra che, secondo alcuni, potrebbe essere usata per riequilibrare il deficit del settore. L´analisi è stata fatta dall´Osservatorio della Terza Età che calcola come gli anziani “parcheggiati“ in ospedale, la mancanza di prestazioni sul territorio, la percezione di poter essere curati solo se ricoverati costano all´Italia, ogni anno, circa 18 milioni di giornate di degenze improprie, ricoveri cioè che potrebbero esseri evitati.Le cause di questa spesa sono diverse: gli italiani hanno «paura» di perdere servizi diagnostici e specialistici oggi accentrati nell´ospedale, la carenza dei servizi assistenziali domiciliari produce, inoltre, la convinzione che solo l´ospedale è in grado di garantire le esigenze dell´ammalato. Il ricorso improprio ai servizi ospedalieri trova le sue ragioni anche in un processo culturale che ha svuotato di responsabilità il medico di famiglia. Non a caso il ruolo rassicurante dell´ospedale fa sì che, nell´immaginario collettivo, la struttura debba essere la più vicina possibile alla propria abitazione, sia perché garantisce sicurezza di salute, sia perché l´accesso è gratuito. Secondo il Censis e il rapporto Monitor Biomedico 2004 – prosegue l´Ote – il 28,7% degli accessi impropri alla struttura deriva dalla «sicurezza» riposta nella stessa, mentre solo per il 25,8% è causato da insufficienti servizi territoriali. Non a caso, il 25,8% del campione è in linea con quest´ultima valutazione, ritenendo che le prestazioni ottenute in ospedale potevano essere erogate in regime di assistenza domiciliare o diurna. Resta il fatto che la presenza dell´ospedale quale elemento rassicurante, pur con limiti e critiche, è ritenuta necessaria e indispensabile dall´88,5% degli italiani e fra questi con punte oltre il 94% negli anziani. Il panorama generale, comunque – secondo l´Ote – seppure con situazioni diverse da regione a regione, presenta dati eloquenti: circa il 25% di degenze è rappresentato da ricoveri impropri o da cure che potevano essere erogate in day hospital o sul territorio. E, considerando l´ipotesi che il 25% sia pari a 17,6 milioni di giornate di degenza ad un costo di 650 euro al giorno, si ottiene una spesa, di fatto, di oltre 11 miliardi di euro all´anno. «Da anni si parla di medicina del territorio che porterebbe ad un abbassamento dei ricoveri – sottolinea Roberto Messina, segretario generale dell´Osservatorio della Terza Età – Credo che si debba investire sulla politica assistenziale fondata su una maggiore appropriatezza, sull´integrazione multidisciplinare degli interventi e, soprattutto, sulla garanzia di una continuità assistenziale per i pazienti dimessi così come per quelli affetti da malattie croniche e degenerative».

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